PALMESE: D'Agostino 5.5, Stelitano 6 (dal 1' st Perna 6), Sciarrone 5, Scopelliti 6, De Rosa 6, Caricato 6 (dal 1' st Cordova 6), Corigliano 6, Correnti 5.5, Fiorino 6.5, Bartolomeo 6, Ferraro 6.5 (dal 33' st Godmer sv). In panchina: Scarriglia, Rando, Maisano, Panuccio. Allenatore: Carella 6
CUTRO: Zizza 6, Devona 6, Venneri 6, Arabia 6 (dal 16' st Percopo 6), Maione 6.5, Parise 7, Corapi 6 (dal 22' st Giglio 7), Crugliano 5.5, Marino 6, Montesano 6 (dal 42' st Milano sv), Le Rose 5.5. In panchina: Sestito, Leonardi, Diga, Mazzei. Allenatore: Morelli 6.5
ARBITRO: Marchese di Cosenza 5 (Garcea e Frangipane di Catanzaro)
MARCATORI: 18' st Fiorino (P), 32' st Giglio (C)
NOTE: Spettatori: 250 circa. Espulso al 48' st Giglio (C) per doppia ammonizione. Ammoniti: De Rosa, Corigliano, Fiorino, Bartolomeo (P), Venneri,  Arabia, Montesano, Zizza (C). Recupero: 2' pt e 4' st.

Palmi - Un pareggio deludente per la Palmese che perde la possibilità di garantirsi quasi matematicamente l’accesso ai play-off mentre per il Cutro di mister Morelli, un punto fondamentale nella lotta agguerrita per evitare i play-out.
Prima dell’inizio della gara, giganteggiava al polivalente San Giorgio, uno striscione recante la scritta “Il Lopresti l’unico stadio dei palmesi, questo a dimostrazione del pensiero della maggioranza dei tifosi neroverdi con in testa il gruppo storico “Boys Palmi 78.
Un pareggio che forse va stretto ai crotonesi che più volte hanno impensierito D’Agostino soprattutto con Corapi, Marino e Le Rose mentre, la Palmese di Carella, forse anche a causa dei numerosi giocatori acciaccati, non ha disputato la solita brillante partita rimandando la vittoria che adesso manca in casa dalla gara contro il Belvedere.
La cronaca: come sempre avviene nel calcio, il Cutro fallisce diverse occasioni e la Palmese, al primo vero affondo, colpisce con Fiorino che, direttamente da fuori area, batte Zizza con un tiro angolato. Il Cutro a questo punto reagisce e su una palla inattiva raggiunge il meritato pareggio con Giglio subentrato a Corapi. Finisce la gara con il Cutro soddisfatto del punto-salvezza e la Palmese ancora deludente.
Abbiamo parlato poco di cronaca sportiva poiché la notizia del giorno è stata la forma civile e garbata di protesta del gruppo organizzato “Boys Palmi 78”. Premesso che non si tratta di protesta contro la società neroverde ma semplicemente di un atto dovuto per sensibilizzare l’Amministrazione Comunale sulla ristrutturazione del leggendario “Lopresti” che giorno dopo giorno sta cadendo a pezzi. Infatti, come da cronaca di questi giorni, il “Lopresti” è stato dichiarato inagibile causa crollo parziale del muro di recinzione, per cui la squadra adesso è costretta a disputare le ultime partite interne all’impianto di rugby, con notevoli disagi. I “Boys Palmi 78” (ma non solo loro), legatissimi ed affezionatissimi al “Lopresti”, sin da subito si sono resi protagonisti, attraverso il loro sito ufficiale, a manifestazioni di dissenso culminata con la decisione di non entrare ieri al polivalente “San Giorgio” che non riconoscono loro. Hanno fatto ingresso solamente per affiggere lo striscione simbolo del loro pensiero in merito (foto) e subito dopo si sono radunati davanti al mitico “Lopresti” seguendo la partita attraverso le radioline con cori e tifo da stadio. Man mano che trascorreva il tempo il gruppo aumentava di numero ed alla fine abbiamo conteggiato un centinaio di tifosi tutti accomunati dalla stessa idea e cioè che Palmese e “Lopresti” devono camminare di pari passo. I vari Bantù, Peppe, Dario, Simone, Parrello, Tonino, Pietro, Francesco, Vincenzo e tanti altri, per un giorno hanno rinunciato al loro grande amore sperando che il loro gesto possa dare una scossa all’Amministrazione Comunale e che in tempi brevi vengano iniziati finalmente ed una volta per tutte, i lavori di ristrutturazione che il “Lopresti” merita. I Boys Palmi 78” hanno deciso che fin quando permane questa situazione, continueranno a seguire le partite interne della Palmese sempre e comunque al “Lopresti”, mentre saranno presenti in massa, come sempre, in trasferta. La loro grande paura, ci comunicano, è che le solite ed ennesime promesse sulla ristrutturazione dell’impianto siano soltanto slogan pubblicitari sulle prossime ed imminenti consultazioni elettorali.


di Sigfrido Parrello