Paolo Gallo "A Soriano persone serie, resto per contribuire alla salvezza"
Paolo Gallo "A Soriano persone serie, resto per contribuire alla salvezza"


Stagione in salita per il Soriano che nonostante il cambio in panchina fatica a trovare la svolta ed a dare continuità di risultati. Ne abbiamo parlato con Paolo Gallo oramai da due anni in forza al Soriano dove vuole chiudere la stagione.

Paolo, quest'anno qualche difficoltà di troppo. Dalla tua esperienza cosa manca per poter svoltare in stagione?

Ci sta mancando sicuramente la spensieratezza della classifica, giocare tutte le domeniche con l'obbligo dei tre punti ti porta inconsciamente ad agire più con l'istinto che con la ragione. Spesso partite che potevamo gestire con una classifica diversa ci ha portati magari anche a perderla cercando i tre punti: vedi Gallicocatona oppure Cotronei.
Inoltre sul piano prettamente tattico e tecnico stiamo concretizzando e finalizzando di meno rispetto alla mole di gioco che facciamo e di questo me ne potrei anche assumere qualche responsabilità essendo alla fine il finalizzatore della squadra. Questo non toglie il fatto che la società e il mister conoscono bene i nostri limiti per cercare a dicembre di sopperire a questo cercando qualcuno che possa aiutarmi in avanti  e aiutare la squadra, ovviamente, ad essere maggiormente incisivi.

Tu, Russo, Angotti, Zampaglione, Piemontese. Voi "vecchietti" siete ancora protagonisti, come mai stentano a nascere nuovi numeri 9?

Sulla questione dei soliti nomi in attacco che si mettono in mostra da anni e che per fortuna faccio parte ormai da un decennio, posso dire che si lavora poco e si rischiano poco i giovani come prima punta. Sicuramente la fame e la voglia di fare gol manca e quello non si allena, però bisognerebbe rischiare di più e dare fiducia a giovani attaccanti, magari rischiando anche che nel breve periodo possano non arrivare i risultati sperati.

Ti aspettavi così tanto equilibrio sia in alto, che in basso?

Per quanto riguarda l' equilibrio del campionato già in estate dissi che sarebbe stato un campionato più bello e più equilibrato rispetto alle ultime annate, il mercato dicembrino potrà sicuramente dare una sterzata a questo equilibrio.

Dicembre ti vedrà ancora a guidare l'attacco del Soriano e se sì cosa chiederesti alla società?

A dicembre rimarrò a Soriano: questo è il mio secondo anno e posso dire di trovarmi veramente bene sia con la squadra che con la società che è guidata da persone serie. Inoltre ho un ottimo rapporto con mister Parentela con il quale avendo fatto anche lui l'attaccante in carriera, parliamo spesso e cerca sempre di stimolarmi dimostrandomi tanta fiducia che spero di ricambiare a fine stagione con reti pesanti ma soprattutto con il raggiungimento della salvezza.

A giugno, invece, quali prospettive ti dai?

Giugno è ancora lontano, voglio vedere come va la stagione e poi valutare il tutto, potrei anche lasciare il calcio giocato, ma solo il pensiero per ora mi mette angoscia, quindi preferirei poter continuare a fare quello che ho sempre fatto. Ho 34 anni e sicuramente non sono più un ragazzino, ma la voglia di scendere in campo e provare a fare quello che per fortuna ho sempre fatto cioè il gol mi da gli stimoli per continuare. Nel momento in cui non avrò più questo sentimento mi metterò da parte provando a passare dall altra parte del campo.