Su di un campo assolutamente inadatto per una gara di calcio resiste il bunker del Siderno. Zero a zero e poco spettacolo al Città di Corigliano. Amarezza in casa jonica per un pari che non rende giustizia all’impegno messo in campo dai bianco azzurri. Sia chiaro, gli ospiti non hanno rubato nulla, ma sul piano del gioco la squadra di casa si è espressa con più continuità ed organizzazione. È mancata solo la rete, la giocata che permette di sbloccare la gare rognose come quella di ieri. Ci hanno provato El Aoudi, Brillante, Manno, ma un po’ per merito della difesa ospite, ed un po’ per l’imprecisione degli attaccanti di casa, risultato che resta invariato per tutti e novantasette minuti di gioco disputati per buona parte sotto una pioggia battente. In molte occasioni la squadra di casa ha provato a giocare nel modo più bello e congeniale al tasso tecnico degli elementi presenti in rosa, ovvero palla a terra e triangolazioni molto veloci.
Ma su di un campo penoso come quello dello stadio coriglianese questa tattica non è la più opportuna e fruttuosa. Ieri forse sarebbe stato più opportuno affidarsi ai lanci lunghi ed ai tiri dalla distanza. Ma una squadra abituata a giocare in un certo modo non si stravolge in pochi minuti o a seconda del terreno di gioco. Buona comunque la scossa data da Mastromarco nella ripresa. Infatti dopo un primo tempo combattuto ed agonisticamente gradevole, ma nel quale si è più che altro scimmiottato i giocatori di rugby, c’è stata una netta superiorità territoriale. Tante azioni, molti brividi in aria per la difesa del Siderno ma alla fine tanto fango, maglie nei colori irriconoscibili e tutti sotto la doccia bollente. Nella prima frazione di gioco i più pericolosi sono stati , per i padroni di casa Manno, direttamente su calcio di punizione e Papaleo per il Siderno. Quest’ultimo, capace di una bella girata di destro dal limite dell’aria, si è visto negare la gioia del gol da un intervento molto spettacolare di Perillo (nella foto), portiere che ormai sorprende più. Il casertano anche ieri ha rappresentato una sicurezza assoluta per i compagni di reparto. Nelle uscite, nei rinvii, tra i pali, è sempre stato molto attento e preciso. Un ottantanove che , per temperamento e freddezza, sembra abbia truccato la carta di identità. Nella ripresa il Corigliano ha un’altra marcia, ma manca sempre la precisione sotto porta. Tra pozzanghere e fango la tecnica della squadra di casa si perde nel gioco maschio degli agguerriti ospiti. I reggini hanno messo in campo poca tattica, ma tanta voglia. Pari e patta e tutti con la testa alla prossima gara. Bene il capitano ospite Carabetta, grintoso ed esperto, baluardo insuperabile specie nel secondo tempo. Ottima impressione, a parte il sopra citato Perillo, ed il sempre molto vivace Riga, il neo acquisto Greco. Per l’attaccante appena arrivato in bianco azzurro pochi minuti ma buone giocate. Con l’altro neo arrivato Piperis sono due elementi che potranno, nel corso del proseguo del campionato, dimostrarsi molto utili.
Andrea Pietrafitta da www.nuovacorigliano.it