NOLA 2 - ROSSANO 1

 

NOLA: Monteleone, Pucino, Calabrese, Vaccaro, Caruso, Imparato, Tufano, D'Amico (14' st Di Meo), Pastore, Zurolo (40' st Maioriello), Noviello. Allenatore: Stefano Liquidato.

 

ROSSANO:Ramunno, Blaiotta,Carrozza, Cavatorti, Morano, Tankoua, Lavia (43' st Ponzio), Crescibene, Tuoto, Tortora (1' st Gallo), Zangaro (16' st Varrica). Allenatore: Massimo Costantino

 

ARBITRO: Brodo di Viterbo.

 

RETI: 28'pt Tufano (N), 8' st Crescibene (R), 35' st Pastore (N).

 

NOTE: Monteleone para un rigore a Tuoto al 12' pt. Espulsi Pucino (N) e Tuoto (R). Ammoniti Caruso (N), Crescibene, Ramunno, Tankoua (R). Spettatori 600 circa con 70 ospiti provenienti da Rossano.

 

NOLA – Volevano l’acqua, volevano vincere… alla fine la Santa Provvidenza li ha accontentati. Pioggia a dirotto per tutti i 90’ (con una breve parentesi di sereno al gol di Crescibene, quasi a benedire la rete) e vittoria che, purtroppo per i bruniani è servita a ben poco. La “banda Costantino” subisce ma non demorde e va in finale, grazie anche al risultato della gara d’andata finito 1-0 per i rossanesi. E ricamando sul filo della mitologia, quella di ieri è stata per un attimo la guerra tra l’armata Persiana di Serse, il Nola, ed i trecento guerrieri Spartani del re Leonida, la Rossanese, con lo “Sporting” nolano la cornice delle Termopili. Gli uomini di Liquidato, insomma, hanno vinto la battaglia, anche quella mediatica ed altamente scenica, ma la guerra se la sono aggiudicata, con tanta signorilità, i rossoblu. Capitan Morano, il “torrese” beccato dal pubblico di casa dal suo ingresso fino alla fine (alla faccia della sventolata signorilità), e soci vanno in finale e domenica prossima affronteranno il Licata, con la prima gara lontani dalle mura amiche. La gara inizia nel segno della Rossanese: l’arbitro Brodo, al 12’ espelle Pucino per una vistosa trattenuta in area ai danni di Tankoua. Tuoto si porta sul dischetto ma si lascia parare il penalty dallo scaltro Monteleone. Il “toro” cosentino si innervosisce, forse anche troppo, e dopo due muniti su un fallo di reazione su Calabrese rimedia un rosso diretto. Passano i minuti , i cori dal settore di casa si fanno sentire al grido “Calabria vergogna dell’Italia” (poi magari molti degli stessi urlatori li ritrovi supini sulle nostre spiagge a godersi il nostro mare, il nostro sole, la nostra ospitalità… ma questa è un’altra storia che rientra sempre nel grande calderone della sceneggiata in stile napoletano architettata in settimana dal diesse bianconero Iovino… a proposito chissà che voto darebbe all’ospitalità riservata dalla sua società a quella del Rossano…). Ed ancora, i ragazzi di Liquidato, spinti da un immenso Tufano vanno a rete proprio con un diagonale, imprendibile per il pipelet rossoblu, del numero 7. Si chiude il primo tempo con la Rossanese intenta a tamponare le folate offensive di casa. Ma ad inizio della seconde frazione di gioco Costantino inserisce Gallo al posto di Tortora, e proprio la punta ex Cosenza, Reggina e Lamezia riesce a far salire la squadra ed all’8’st offre un assist dai 30 metri a Crescibene che con una palombella a fil di palo deposita dentro. Si alza ancor di più l’incessante tifo dei 70 rossanesi a seguito della squadra in territorio campano, i rossoblu potrebbero raddoppiare al 20’ st con Gallo, ma il suo tapin si spegne al lato della porta nolana. Ma il Nola è disperato. Va a caccia della vittoria, che trova al 35’ st con Pastore il quale approfittando di una mischia in area, a seguito di una punizione del solito Tufano, deposita alle spalle dell’incolpevole Ramunno. Finisce la gara con la compagine dei presidenti Carrozza e Guerriero scortata dalla Polizia fino alle porte della città di Giordano Bruno. Ma non è finita. La carovana rossoblu, in transito sull’Autostrada Caserta – Salerno, di ritorno a casa viene attesa da un auto misteriosa di colore nero appostata allo svincolo di Striano. Dalla macchina scendono tre tipi, uno dei quali, con un cappellino bianco, scaraventa su parabrezza del pullmann bizantino un sasso. Solo tanta paura, per fortuna, ed una lesione al vetro del mezzo. Un arrivederci, condito al veleno… Ma al ritorno nel capoluogo che fu di San Nilo e San Bartolomeo, dello stratega bizantino Kladon, di Papa Giovanni Filagato, dello scienziato ebreo Domnolo Sciabbatai, del garibaldino Minnicelli e di tanti altri personaggi illustri passati alla storia per i ragazzi di mister Costantino è solo grande festa.