ROSSANO - Il cuore che batte a mille all'ora, la squadra arroccata in difesa per difendere con i denti il “vantaggio”, la curva di Nola che ospita la Brigata bizantina a soffrire. Erano questi gli stati d'animo dei supporters rossoblù negli ultimi istanti di gara in Campania, domenica scorsa. Poi il tripudio e l'abbraccio della gente all'arrivo della squadra in città. «È vero, nel finale abbiamo sofferto - racconta il direttore generale della neonata Rossanese Angelo Siciliano - ma alla fine l'abbiamo spuntata. Un plauso enorme dunque, alla squadra, al gruppo, al tecnico, ai tifosi che ci hanno sostenuto a Nola. Non era facile ma siamo riusciti nell'impresa di centrare la finale dei play off d'Eccellenza ». Ora il Rossano, col sul 50% di possibilità, dovrà affrontare il blasonato Licata diretto da Tommaso Napoli, vecchia conoscenza del calcio cosentino, spesso e volentieri visto in passato anche sulle tribune dello “Stefano Rizzo”. «Il Licata è squadra forte, di rango, di blasone, ha calcato la Serie B e poi è diretta da Napoli. Un allenatore giovane -commenta ancora Siciliano - con una grande esperienza da calciatore che di certo saprà mettere a frutto per i suoi ragazzi». Domenica prossima la futura Rossanese troverà di certo uno stadio pieno, caloroso. «Andremo a giocare al “Liotta”, impianto invidiabile. Di certo ci troveremo ad affrontare un ambiente caldo ma assolutamente signorile, com'è sempre stato a Licata. Che tipo di partita mi aspetto? Sarà dura, se siamo qui entrambe, vuol dire che le qualità ci sono. Il Licata ha uomini di valore in tutti i reparti ed un attacco guidato da Di Somma che ha giocato anche in categorie ben superiori - aggiunge il diggì - dunque, tanto rispetto, ma nessun timore. Andremo in Sicilia come sempre, per mettere in campo le nostre armi e per giocarcela fino in fondo». Suona la carica anche con i tifosi, Siciliano: «Mi auguro che in Sicilia siano ancor di più di Nola. In Campania sono stati stupendi, per questa finale avremo bisogno di loro sia a Licata che in casa dove spero, riusciremo a riempire lo stadio». In tutta onestà, questa squadra lo merita. All'epilogo di una stagione, la prima in Eccellenza, altalenante quanto a presenze allo stadio, è giunta l'ora che capitan Morano e compagni “saggino” nuovamente il calore ed il supporto che solo una piazza come Rossano, in queste categorie, sa offrire. Con le tribune piene, pronte ad incitare la “ban - da Costantino” (a proposito di Costantino, chiediamo ad Angelo Siciliano se verrà riconfermato: «Noi ne abbiamo tutte le intenzioni… »), come un tempo neppure troppo lontano. La Serie D è patrimonio troppo importante per non provare ad ottenerla anche con i denti. La Brigata, nel frattempo, sta organizzandosi già da giorni per la prossima trasferta. Saranno allestiti alcuni pullman. ALLENAMENTO. Il tecnico ha di che stare ottimista. Ieri erano tutti arruolabili, compresi gli acciaccati Varrica e Urso. Partitella mista a campo ridotto per Tortora e compagni, con Costantino a provare schemi in mezzo al campo. Al momento, dunque, il gruppo è interamente disponibile. L'unico assente sarà Tuoto, che salterà le finali di andata e ritorno per squalifica mentre tornerà “in servizio” il centrocampista Giovanni Giuffrida, uno delle anime della squadra, dopo le due giornate di squalifica.