Ad inizio ottobre c'era un'aria pesante attorno alle Aquile, la situazione preoccupava e la classifica anche se eravamo soltanto all’inizio non era delle migliori. Si pronosticava il possibile cambio del tecnico visto che questo sport ci insegna che quando le cose cominciano a non andare bene a pagare le conseguenze, per primo, è quasi sempre lui: l’allenatore.
Dopo la sconfitta contro il Padova, recentemente sono invece arrivate tre vittorie consecutive, conquistate peraltro contro avversari di prima fascia quali Palermo e Venezia e l'altra in trasferta contro il Mantova, queste hanno certamente invertito il trend negativo e hanno cambiato di non poco la situazione. Al momento la classifica aggiornata, con 15 punti totalizzati, dice ottava posizione e zona playoff.
Sospiri di sollievo in casa giallorossa, dagli addetti ai lavori ai supporters; non è passata inosservata ad esempio, dopo la vittoria casalinga contro il Venezia, l'esultanza liberatoria con le braccia al cielo del patron Noto dai distinti del "Ceravolo", solitamente proprio da quel settore il presidente segue con attenzione le partite. Al triplice fischio si lascia andare, abbracciato dai suoi, anche mister Aquilani che era già quasi finito sulla graticola ma che, al contrario, è stato giustamente “atteso” da Noto e dalla dirigenza. La scelta di non esonerarlo prematuramente ha forse dato i suoi frutti.
Il Catanzaro sembra che sia tornato e ora la speranza è che questo momento positivo possa proseguire, possibilmente con un altro risultato utile prima che il campionato si fermi nuovamente (per gli Azzurri). Il calendario prevede ora una sfida non semplice: sabato, infatti, c'è la trasferta di Empoli e i toscani sono a caccia di punti; negli ultimi anni la squadra di Corsi è stata più volte in serie A tuttavia quest’anno, nel campionato cadetto, appare in difficoltà e con soli 11 punti si trova nelle retrovie della graduatoria e segue i giallorossi. Dopo la sosta riservata alle nazionali, le Aquile tra le mura amiche ospiteranno il Pescara.
