Undici punti di distacco dalla vetta, sesta sconfitta in campionato, più gol subiti che segnati, galleggiamento in griglia playout. La fotografia della Reggina a metà novembre è tutt’altro che luminosa e, a questo punto del percorso, a tenere in vita le sbiadite ambizioni degli amaranto sono solo i passi incerti di una classifica che ha deciso di non avere padroni. Il dodicesimo turno di Serie D è coinciso con l’ennesimo passo falso degli uomini di Alfio Torrisi, questa volta contro l’Athletic Palermo, in un “Granillo” sempre più distante dal progetto tecnico e sfiduciato da quando visto sul rettangolo verde. La società ha fatto sapere che non ha alcuna intenzione di mollare la presa rispetto agli obiettivi. Ma a questo punto alle parole devono seguire i fatti. E le vittorie. Vittoria importante e netta della Vibonese nel derby interno contro la Vigor Lamezia: tre punti pesanti per i rossoblù in ottica playoff. Pareggio a reti inviolate per il Sambiase nel match con l’Acireale: i giallorossi producono tanto ma non riescono a rompere l’equilibrio. Allargando lo sguardo: rallentano le battistrada del torneo (pareggio per l’Igea Virtus e sconfitta per il Savoia); vincono invece Nissa, Milazzo e Gela. Nuovo successo per il Messina che, nonostante il malus in classifica, si conferma forza da playoff.
TOP 5
Pellicanò (Reggina) – Un prospetto classe ’06 di qualità che promette bene per il futuro. Il suo gol illude gli amaranto prima della debacle.
Musy (Vibonese) – Doppietta personale e prestazione importante al servizio della squadra.
Di Gilio (Vibonese) – Mette il suo nome nel tabellino dei marcatori e si conferma elemento strategico per l’economia tecnico-tattica dei rossoblù.
Calabrò (Sambiase) – Altra partita ben sopra la sufficienza per il centrocampista “under” giallorosso.
Sanzone (Vigor Lamezia) – Segna una rete che alimenta le velleità dei biancoverdi in casa di una Vibonese in grande spolvero. Prova di cuore e intensità.
