Partiamo dalla frase finale: «Sarebbe stato meglio sorvolare sugli aspetti esterni alla partita in sé». E bravo il nostro amico!!! Sorvolare? Per fare cosa? Per coprire le magagne che sono state compiute da tutti quanti? Eh no caro amico, questo proprio non lo possiamo accettare. Il calcio deve rimanere tale e se oggi ci ritroviamo in questa situazione è anche grazie a giornalisti che non hanno saputo e voluto raccontare le verità che accadono ogni domenica sui campi di calcio! Pensi di fare un bene a questo sport non parlando di ciò che accade prima, durante e dopo le partite, seppur si tratta di eventi extracalcistici? Assolutamente deplorevole questo da parte tua. Sa di un giornalismo asservito, a chi poi non si sa (o forse sì), che è la negazione per eccellenza della nostra professione, che deve essere quella di raccontare come dici tu, con «onestà intellettuale», ciò che accade durante le partite. Parli di un passo completamente falso all’interno dell’articolo. Bene, non so se sei stato alla partita, ma qualora ci fossi stato probabilmente eri girato dalla parte sbagliata durante l’intervallo quando è stato chiaro a tutti (potrei citare almeno 50 persone pronte a testimoniarlo) che un tifoso del Rosarno è riuscito a scavalcare il cancello ed entrare all’interno della zona riservata alle due società. Ed ancora non deve passare inosservato come lo stesso (potrei dirti come era vestito e forse anche di più) sia stato “braccato” dagli agenti di polizia che lo hanno riportato nuovamente nel settore riservato agli ospiti. Dispiace notare come ci sia ancora un atteggiamento miope nei confronti di certi fatti. Come avrai avuto modo di leggere nell’articolo che racconta in modo breve della partita è stato fedelmente riportato anche dell’aggressione al signor Pollaci, della quale ieri abbiamo avuto puntuale riscontro nelle decisioni del giudice sportivo. Chi si vuole, dunque, avvantaggiare? Ciò che è stato scritto dalla redazione di Stadioradio.it deriva in tutto e per tutto da ciò che il sottoscritto ha raccontato durante la radiocronaca. Fatti che altri colleghi purtroppo (e tu me ne dai conferma) non hanno avuto il “coraggio” di riportare. Coraggio? Perché ci vuole coraggio? No, in effetti ci vuole solo… onestà intellettuale, quella che in questo caso non dimostra chi tenta di mistificare una realtà sotto gli occhi di tutti. Prima di riempirci la bocca di paroloni che lasciano il tempo che trovano, sarebbe meglio che ci documentassimo molto meglio. Per esempio se solo tu avessi avuto tempo e modo di leggere ciò che ho scritto su Calabria Ora, ti saresti reso conto che ho attaccato duramente la condotta dell’Hinterreggio, imputando al Rosarno le sole “colpe” che anche il suo presidente ha poi confermato nell’intervista del giorno dopo. Con questo non dimenticando che la dirigenza rosarnese si è prodigata per fermare quei tifosi che tu difendi a spada tratta, ma che hanno divelto in maniera netta la rete metallica di protezione e non sono entrati solo grazie all’interno del presidente Varrà e soci. Al Rosarno va imputato solo di aver avuto degli attimi di eccessivo nervosismo che hanno coinvolto alcuni esponenti della società. Stesso discorso vale per l’Hinterreggio. Non scopro l’America se dico che tutto ciò che è accaduto è stato registrato dalle telecamere della polizia e fotografato dagli agenti della Digos. Basterebbe vedere quelle immagini per rendersi conto di ciò che affermo. Io ero a pochi passi da tutta quella vergogna e l’ho raccontata quasi in diretta a migliaia di persone. Questa per me è onestà intellettuale. Così dice Wikipedia: “L'Onestà (dal latino honestas) indica la qualità umana di agire e comunicare in maniera sincera, leale e trasparente, in base a princìpi morali ritenuti universalmente validi. L'onestà si contrappone ai più comuni disvalori nei rapporti umani, quali l'ipocrisia, la menzogna ed il segreto”. Qualsiasi commento credo sia superfluo. Tanto era doveroso al fine di fugare ogni dubbio sugli ascoltatori che fedelmente scelgono Stadioradio per la qualità del servizio offerto, aggiungo, senza censure di alcun tipo. Una rarità a queste latitudini.

Consolato Minniti