Aria di derby in casa Rossanese che domani ospiterà, tra le mura amiche, i cugini ausonici del Corigliano. Un incontro di campionato dalle tinte storiche, che torna in scena allo “Stefano Rizzo” dopo ben quattro anni, e che oltre alle qualità tecniche e tattiche di entrambe le formazioni, di certo, metterà in campo un turbinio di emozioni. In realtà Rossanese – Corigliano è anche la partita degli ex. Dalla sponda bizantina è il portierone Sasà Maritato a “ricordare” il suo trascorso sulla sponda alta dello jonio calcistico. «A Corigliano – ha detto il guardapali rossoblu – ho passato sette anni della mia carriera. Con la maglia bianco azzurra ho raccolto un sacco di soddisfazioni. Vinsi il campionato di Promozione e disputai sei campionati di interregionale». E come non ricordare, ad esempio, lo spareggio play-out, sempre nel massimo campionato dilettantistico e con la maglia del Corigliano, disputato contro la San Cataldese, al “Celeste” di Messina; dove il buon Sasà si cimentò in una prestazione entusiasmante. «Oggi vesto con onore la maglia della Rossanese – è andato avanti il portiere – ed il passato appartiene solo ai ricordi, belli ma comunque ricordi. Insieme alla squadra stiamo preparando come al solito il derby di domenica prossima, senza particolari pressioni. Sarà una partita come le altre» ha dichiarato Maritato, ricordando, da buon professionista, che «le emozioni, quando si lavora, devono essere messe da parte». Un’ultima battuta, poi, su questa Rossanese, su questa squadra che è anche un po’ “figlia sua”; e che poggia su di lui una delle pietre miliari del proprio successo. «Siamo un gruppo competitivo, con uno spogliatoio invidiabile che non esagero a definire fantastico. E tutto questo – ha tenuto a precisare Maritato – è solo grazie mister Franco che ha saputo amalgamare e mettere assieme noi senatori con i più giovani». E proprio dei ragazzi rossoblu ha parlato lo stesso trainer dell’elefantino. «Sono il valore aggiunto della nostra squadra, sono loro che devono essere valorizzati». E riguardo un probabile, quanto eclatante innesto di super lusso all’interno della rosa e quindi su un ipotetico arrivo, alla corte di Stancato, del “toro di Sora” Luiso? «Non ne so nulla – ha dichiarato l’allenatore castrovillarese – ma penso che al momento quello che serve maggiormente alla nostra squadra è avere una maggiore tranquillità con gli under».
Marco Lefosse