Francesco Maiolo, "lasciare Isola una scelta inevitabile"
Francesco Maiolo, "lasciare Isola una scelta inevitabile"

L'Isola saluta Francesco Maiolo dopo 17 anni di onorata carriera, il forte difensore che da ormai 10 anni indossa la fascia di capitano ha optato per questa scelta per motivi di lavoro e di famiglia. Da ormai 15 giorni Maiolo si allena col Sant'Anna squadra di seconda categoria che sicuramente gli prenderà meno impegni di un Eccellenza. In merito
a questa scelta abbiamo voluto sentire le sue impressioni: "Dopo 16 campionati disputati con la maglia dell'Isola, di cui 10 da Capitano,385 partite,1 campionato di Promozione vinto e senza nessuna retrocessione,béh! non posso che essere soddisfatto di tutte le emozioni,di anno in anno diverse che la mia squadra mi ha regalato". Poi Maiolo conferma le motivazioni della su scelta: "E' stata una scelta molto difficile da prendere,ma tutto è solo ed  esclusivamente dipeso dal lavoro e dalla famiglia a cui è necessario dedicare più tempo e attenzione". E alla domanda se ha ripensamenti ci risponde cosi: "Assolutamente no, poiché ho riflettuto molto prima di decidere
e devo ammettere che non mi è costato poco è stato difficilissimo ma come ti dicevo prima era inevitabile" Sul momento più bello della sua carriera Maiolo non ha dubbi: " Semplice, Lamezia 3 Maggio 2009! L'Isola in Eccellenza! Cosa mai accaduta in 43 anni di storia". Il tuo momento più brutto invece? "E' più di uno: dal punto di vista fisico non posso non ricordare la doppia frattura di tibia e perone avvenuta nel lontano 1999; Un'altro momento negativo riguarda la squalifica "ingiusta" subita nel 2003 che non mi ha dato la possibilità di giocare molte partite e la finale con il Guardavalle al Ceravolo di Catanzaro". In 17 anni sicuramente avrai conosciuto tante persone, chi
ti porterai per sempre nel cuore? "Le persone a me care sono tante, non posso non ricordare lo storico massaggiatore Serafino Codamo sempre presente e disponibile, purtroppo scomparso di recente a causa
di un brutto male; Importanti per la mia crescita calcistica e non sono stati anche i Mister Diego Pupo e Ciccio Lomonaco; la Categoria dirigenziale invece non sempre mi ha regalato bei momenti ma la persona a me molto cara è l'attuale presidente Francesco Notaro con il quale c'è un ottimo e reciproco rapporto di amicizia e stima che va
oltre l'ambito calcistico; Ringrazio tutti coloro i quali hanno giocato con me in questi anni e senza fare torto a nessuno voglio ricordare un nostro caro amico Francesco Clausi scomparso prematuramente a causa di un incidente stradale avvenuto nel 2003". Ora sei al Sant'Anna, scendere di categoria cosi bruscamente non è facile, come ti trovi? "Bene anche perchè è una conseguenza di una scelta libera e razionale". Perché proprio Sant'Anna: "Perchè non potevo non andare nella squadra della mia contrada dopo aver lasciato la squadra del mio paese. A Sant'Anna sono cresciuto e attualmente vivo con la mia famiglia. E' piacevole ritrovarsi con gli amici d'infanzia". Con te e Geraldi sicuramente il Sant'Anna ha fatto un grande salto di qualità, obiettivi stagionali? "Le ambizioni di questa giovane società puntano a centrare i play off ma comunque vadano le cose l'importante è trascorrere un campionato sereno e rafforzare lo spirito di gruppo già fortemente presente". Cosa auguri ora alla tua ex squadra? "Tengo a precisare che non è e non sarà mai la mia ex squadra ma la mia squadra dove ho sempre giocato con il cuore. Comunque il minimo che posso augurarle è la salvezza quest'anno e migliori risultati negli anni a venire visto l'impegno della società ,del paese e della tifoseria".