Dopo oltre quattro mesi di indagini e interrogatori, la Commissione Disciplinare Regionale presieduta dal Dott. Cacia (a latere gli avvocati Morica e Piane) ha fatto piena luce su quanto è accaduto in quella famosa partita tra San Luca e Bianco disputata l’8 novembre u.s.. Quanto successo in quella gara oramai è noto a tutti e il Sostituto Procuratore Federale Avv. Marcello, accogliendo il patteggiamento della Società San Luca, ha condannato la stessa ad una pena pecuniaria, tre punti di penalizzazione, 17 calciatori squalificati per due giornate, uno per sei e tanti dirigenti inibiti a vario titolo. Arbitro di quella gara era il Signor Mauro di Lamezia Terme., il quale non presentandosi alla convocazione in fase dibattimentale, è stato condannato in "contumacia" alla pena di mesi quattro di sospensione dall’attività. L’arbitro lametino è stato “condannato” perché non ha riportato sul proprio referto quanto era accaduto (articolo 1, comma 1, del CGS) e nonostante la Commissione Disciplinare avesse aperto un’indagine sul direttore di gara, lo stesso è stato ugualmente designato. Infatti l’ultima gara diretta da Mauro risale al 05.02.2010 e precisamente l’anticipo tra Rizziconese e Natile, terminata tra le violenti proteste dei dirigenti ospiti. Qualcuno ha suggerito: Non era più confacente che l’arbitro Mauro, a tutela della sua immagine, fosse tenuto a riposo? Perché si è fatto condannare in contumacia quando aveva tutto il diritto, ma soprattutto il dovere, di difendere il proprio operato davanti alla Commissione Disciplinare? Rimanete comodi e tranquilli…nessuno riceverà mai una risposta! Chiuso questo argomento, dobbiamo ancora segnalare (purtroppo ormai è quasi un’abitudine domenicale) incidenti nelle categorie inferiori. E’ stata sospesa al 48' del secondo tempo N.Girifalco-N.Curinga (Prima Ctg) a causa di una mega rissa scoppiata in campo tra i calciatori di entrambe le squadre. Già dai primi minuti di gioco si respirava un'aria "pesante" con l'arbitro in estrema difficoltà a gestire la situazione venutasi a creare. Il tutto è scaturito da un tiro beffardo di Gigliotti che si è insaccato sotto la traversa e portato gli ospiti in parità. Il gestaccio dell’autore del goal verso il pubblico locale ha innescato in campo una lite furibonda. Sono volati calci, pugni, schiaffi, spintoni, insulti, minacce ed è "spuntato" in campo anche qualche oggetto contundente. L’immediato intervento delle forze dell’ordine ha evitato il peggio e il “malcapitato” Lamanna di Catanzaro non ha potuto far altro che emettere anticipatamente il triplice fischio finale. Aggredito con estrema violenza anche l’arbitro di Mandatoriccese-Calovetese (2 Ctg) e partita sospesa al 43 del secondo tempo, dopo l’espulsione di un calciatore ospitante. E’ successo anche che San Pietro Lametino-San Mango di seconda categoria non si è disputata in quanto l’arbitro si è presentato domenica anziché sabato, come era riportato chiaramente sul Comunicato Ufficiale del Comitato locale. Succede anche, e ciò fa enormemente piacere, che un Presidente di Società cambia radicalmente pensiero sulla classe arbitrale calabrese. In effetti, domenica scorsa, dopo Verzino-San Pietro di prima categoria, il patron ospite Passarelli, dopo le recenti e pesanti dichiarazioni contro la classe arbitrale, stavolta ha voluto sottolineare l’ottima prestazione dell’arbitro Fabiano di Catanzaro, giudicando il suo operato esemplare e addirittura sostenendo che se avessero perso, non avrebbero certo potuto imputare alcuna colpa al direttore di gara catanzarese. Onore al merito e domenica prossima sarà tutta un’altra storia. In Eccellenza, questa settimana, sono state due le gare più difficili: Montalto-Scalea diretta da Adamo di Aprilia e Cutro-Palmese affidata all’emergente paolano Nocella. Quasi perfetta la prestazione dell’arbitro laziale che ha dimostrato, per quasi tutto l’arco dei 90 minuti, maturità e competenza. Partita combattuta sin dall’inizio,perfette tutte le ammonizioni, giusta l’espulsione di Maletta e insindacabile l’allontanamento per proteste del medico sociale del Montalto che addirittura ricopre in città il ruolo di Vice Sindaco. Ma, anche gli arbitri bravi e preparati, a volte, peccano di “protagonismo”: infatti Adamo ha effettuato il riscaldamento pre-gara a ritmo di musica caraibica, ascoltando l’ipod collegato a vistose cuffiette auricolari. Probabilmente è una nuova metodologia di concentrazione e poca voglia di scambiare due chiacchierare con gli assistenti De Domenico e Florio, entrambi della sezione di Locri, che si sono dimostrati all’altezza del loro compito. Sfiorata la tragedia ad inizio secondo tempo, quando al centro della tribuna, è scoppiato un fumogeno appena acceso da un sostenitore locale e solo il caso ha voluto che i danni si limitassero soltanto a qualche bruciatura riscontrata sulle spalle di un ignaro spettatore. Anzi, proprio in quell’istante transitava l’osservatore arbitrale che per poco non rimaneva coinvolto in questo increscioso episodio di assoluta stupidaggine. Eccellente il lavoro svolto dal Commissario di Campo presente, il quale ha sostato per tutta la durata della gara all’interno del campo per destinazione, rimanendo sempre vicino alle panchine ed in stretto contatto con la terna arbitrale. Buona anche la prova di Nocella ben assistito da Grillo e Perri. Intransigente sull’espulsione di Bartolomeo e bravo a non perdere quasi mai la concentrazione, soprattutto nella parte finale della gara. E’ un arbitro che potrà seguire prestissimo le orme di Carletto Amoroso già promosso alla CAI. Dopo l’eccellente prestazione riscontrata in Bovalinese-Rende (lo dimostrerebbe il rapporto dell’osservatore-consultore) è ritornato in campo l’arbitro Garoffolo di Vibo Valentia, che ha diretto N.Gioiese-Isola Capo Rizzuto, terminata con la vittoria al fotofinish dei ragazzi di mister Nocera. Discutibili alcune decisioni tecniche e molto dubbio il rigore assegnato agli ospiti al 45’ del secondo tempo. Bovalinese-Amantea è stata affidata a Zinzi di Catanzaro (figlio d’arte anche lui?) che non ha nemmeno raggiunto la sufficienza. Non ha ammonito Nosdeo per un bruttissimo intervento su Carrà ed ancora Nosdeo ha colpito con il gomito sinistro il volto di Carrà con l’arbitro che ha lasciato proseguire l'azione. Al 17 del primo tempo, durante un’azione di contropiede ospite, Levato si è ritrovato a terra colpito al volto da un calciatore locale ma per il direttore di gara era tutto regolare. Nonostante uno stile di corsa tutto da rivedere, ha usato uno spostamento rigido e privo di efficacia, intralciando a volte l’azione e mantenendo un posizionamento inesplicabile. Ottima invece la prova dell’assistente Grillo di Vibo Valentia sempre attento e puntuale nelle sue decisioni. Non disputata Gallicese-Melitese che era stata addirittura affidata ad un arbitro CAI. Del Rosso di Molfetta ha atteso invano i 15’ minuti di tolleranza e poi ha fischiato il rompete le righe mandando tutti a casa. E’ ritornato in Eccellenza il “gracilino” Rabotti di Reggio Calabria spedito a Praia (quasi 650 km tra a/r) per dirigere Praia-Acri, partita che poteva benissimo essere affidata ad un esordiente visto lo “smantellamento” quasi completo della squadra di mister La Scaleia. Dopo tanto tempo si è rivisto nel massimo campionato regionale Zimmaro di Paola che ha diretto Bagaladi-Soverato. Gara tranquilla dove si è registrato un solo ammonito. Il “veterano” Colosimo di Crotone è stato mandato a dirigere Roccella-Rende terminata con un risultato ad occhiali che non è servito a nessuna delle due squadre. Tantissimi gli episodi contestati all’arbitro crotonese che le immagini televisive hanno pienamente confermato: 11’ del primo tempo entrata scomposta di Minnella e nessun provvedimento disciplinare, al 13’ brutta entrata a gamba tesa di un calciatore ospite e ancora nessun provvedimento adottato, al 33’ ennesima "entrataccia" a gamba tesa di Corasaniti su Favasuli.In questo caso poteva starci anche il cartellino rosso ma è stato assegnato solo un semplice calcio di punizione indiretto. Al 3’ del secondo tempo goal annullato a Iervasi per un “presunto” contatto falloso su Scarlato. Le immagini non hanno chiarito l’episodio che rimarrà un autentico rebus. Un minuto più tardi fallo inesistente fischiato a Maida e ingiusta ammonizione per Scarlato. A seguire è stato ammonito Vallone per aver “subito” un fallo di gioco e qualche minuto più tardi Prete, dentro l’area di rigore locale, è stato vistosamente spintonato da Battaglia e l’arbitro ancora una volta ha ammonito per simulazione. Al 18’ ancora un altro fallo da ammonizione per gli ospiti ma Colosimo ha detto ancora di no. Al 24’ l’episodio più contestato : punizione di Criaco a spiovere in area ospite e Iervasi di testa insacca in rete. L’assistente Vono di Soverato segnala prontamente un fuorigioco dello stesso attaccante locale. Tutti sono corsi a protestare vivacemente con l’assistente mentre l’arbitro è rimasto impassibile, assumendo un atteggiamento indisponente e incongruente nei confronti dell’assistente Vono che meritava ampiamente di essere "difeso" dal collega arbitro.Gli ultimi minuti sono stati di difficile gestione e l’arbitro non ha potuto far altro che sventolare ancora cartellini gialli. In Promozione girone A impiegati l’”esperto” Marchese di Cosenza e l’”inossidabile” Cundò di Soverato che hanno diretto rispettivamente Cetraro-Belvedere e Real Sersale-Luzzese. Nel derby del tirreno era presente anche l’ex portiere della Nazionale Stefano Tacconi che è stato autorizzato a dare il calcio d’inizio dell’incontro, mentre l’arbitro soveratese non ha avuto difficoltà nel gestire una gara che si era messa subito partita in salita in quanto gli ospiti erano passati in vantaggio con il solito Ramunno. Moreno Longo di Paola è stato relegato ancora una volta in promozione ed ha ben diretto Mirto-Promosport. L’oramai retrocesso San Mauro è stato affidato a Sorrenti di Taurianova (qui era più logico designare un esordiente) mentre Zucco di Catanzaro si è distinto fischiando Torretta-Paolana. Dopo aver diretto domenica scorsa il Real Sersale, l’elegante Sgrò di Reggio Calabria è stato designato a dirigere i “cugini”del Sersale impegnati a Fuscaldo. Ancora una direzione con tanti episodi contestati tra cui l’inesistente rigore assegnato agli ospiti al 35’ del primo tempo e messo a segno da Anellino. Nell’occasione (come hanno confermato anche i presenti) Martini ha contrastato in scivolata Caturano prendendo nettamente il pallone che ha cambiato direzione, ma l’arbitro reggino, tra lo stupore generale, ha decretato il rigore che ha sancito la vittoria degli ospiti. Promozione girone B: Il derbissimo dello jonio è stato “consegnato” all’”aitante” Mancuso di Vibo Valentia, reduce dalla partitissima tra Africo e Taurianovese. Scadente la sua prestazione anche se alla fine il risultato finale ha rispecchiato l’andamento della contesa. Al 7’ del primo tempo annullato ingiustamente per fuorigioco un goal messo a segno da Marulla Antonio (erroraccio dell’assistente Palumbo) al 22’ intervento al limite della regolarità di Bolognino su Zerbi che non è stato sanzionato disciplinarmente e al 29’ inesistente fallo accordato a Zerbi dal limite dell’area di rigore avversaria. Ad inizio secondo tempo il direttore di gara ha permesso a Zappavigna di “sostare” nella metà campo di gioco avversaria mentre conseguentemente non ha ammonito un difensore locale per un brutto intervento da tergo ai danni dello stesso Zappavigna. Curioso episodio al 15’: Mammoliti ha richiesto un fallo che non gli è stato accordato e sullo sviluppo dell’azione ha “inseguito” il direttore di gara apostrofandolo con ingiurie e gesti minacciosi. Naturalmente Mancuso ha fatto finta di non sentire “incassando” gli epiteti del calciatore amaranto. Infine, durante il recupero, ancora Mammoliti ha commesso un fallo tra le due panchine e non contento di quanto aveva fatto ha afferrato per il collo il numero 2 Gerasolo che non ha minimamente reagito alla provocazione dell’avversario. E’ scoppiata una rissa che l’arbitro non è riuscito a sedare immediatamente. Alla fine della giostra espulsi sia Mammoliti che Gerasolo reo di aver subito l’aggressione fisica del nervoso avversario. Buona la direzione di Vimercati di Cosenza impiegato in Catona-Marina di Gioiosa e di De Marco di Cosenza che ha diretto Taurianovese-Reggio Sud. Ancora una volta da resettare la prestazione dell’”esperto” Barbuto di Vibo Valentia che in Mamer-Brancaleone ha commesso l’ennesimo grave errore. Prima ha convalidato una rete regolare a Petronio poi ci ha ripensato concedendo un calcio di punizione agli ospiti senza ammonire il portiere Moscato per comportamento antisportivo. Viaggio di piacere per il lametino Cefalà che ha diretto il retrocesso San Gregorio contro l’Africo, terminata con la vittoria degli ospiti per 3 a 2. Bene anche la direzione di F. Longo che ha sancito la vittoria della Bagnarese sul Capo Vaticano e il paolano Da Luca che ha diretto Lazzaro-Bocale terminata con sei ammoniti ed un espulso. Infine deludente la prestazione di Lo Prete di Catanzaro che ha mal arbitrato Montepaone-Guardavalle. Infatti, al 1’ minuto di gioco, non ha concesso un nettissimo calcio di rigore ai locali mentre al 14’ del secondo tempo non ha assegnato un lampante penalty agli ospiti. Ottima la collaborazione di Vecchi di Lamezia che in occasione della rete di Stagliano ha ben valutato la posizione ininfluente di un suo compagno di squadra. Giusta l’espulsione di Rava per doppia ammonizione in quanto l’attaccante ospite si è dimostrato ingenuo e poco responsabile. Ultimo appunto riservato alla fase finale del Campionato Juniores Regionale. Martedì u.s. si sono disputate le gare di andata ed a Bovalino si è giocato l’incontro tra i locali e la Melitese del presidente Romeo. Arbitro designato Gatto Alessandro di Reggio Calabria che ha diretto con estrema sufficienza dimostrandosi non all’altezza della situazione nonostante sia un direttore di gara inquadrato in Promozione ma che ha diretto pochissimo nella stessa categoria. Falli invertiti, proteste da ambo le parti e provvedimenti disciplinari che sono arrivati in netto ritardo. Qualcuno presente in tribuna si è chiesto: è possibile che con tanti arbitri a disposizione è stato mandato uno della sezione di Reggio Calabria a dirigere la Melitese? Non era più logico, in questa fase finale del torneo, designare arbitri più esperti, di provincia diversa ed accompagnati anche da due assistenti ufficiali? Non penso che sia un problema di contenimento delle spese visto che, per le designazioni  di seconda o terza categoria non si bada a spese. Risulta agli atti che sono stati designati( e lo saranno ancora) arbitri che, per dirigere una partita di terza categoria, hanno percorso oltre 400 chilometri di distanza!!  Anche in questo caso sarà difficile ricevere risposte esaudienti! Intanto tra mille difficoltà il nostro calcio continua ad andare avanti.

A cura di Antonio Dattilo