Inizia nel migliore dei modi il campionato per il Roccella che finalmente dopo tanti anni riesce a vincere all’esordio. Negli ultimi due campionati disputati in Eccellenza, pareggio a reti inviolate nell’incontro interno contro lo Scalea (stagione 2008-2009), mentre nel passato torneo sconfitta di misura (1 a 0) ad Acri. Vittoria per una rete a zero contro il Real Sersale che vale doppio visto che è stata ottenuta in trasferta, strameritata. Mister Figliomeni rispetto alla gara di Coppa Italia pareggiata sette giorni prima contro il Guardavalle ha apportato una sola modifica, costretto dalle precarie condizioni fisiche dell’under Figliomeni, al posto di quest’ultimo il pari età, Panaya. Di conseguenza ha spostato Pascu largo a sinistra, dall’altro lato Libri, mentre l’ex della Bovalinese (Panaya) dietro la punta centrale (Saffioti), andando a posizionarsi fra le linee. Difesa a quattro, coppia perfetta al centro formata da Battaglia e Criaco, con i due under, Curtale a destra e Pistininzi a sinistra. Davanti alla difesa, Favasuli e Calabrese, con compiti di interdizione e di costruzione. Comunque una formazione a trazione anteriore scesa sul terreno di gioco con l’intenzione di portare a casa i tre punti. E fin dalle prime battute ha schiacciato all’indietro la truppa dell’ex Trapasso e già dopo dodici minuti poteva sbloccare lo 0 a 0. Libri tutto solo con un tiro in diagonale da destra a sinistra dal vertice dell’area piccola ha mandato il pallone a colpire il palo alla destra del portiere De Marco, immobile al centro della porta. Poi ci provano, Saffioti, Pascu, Criaco con una rovesciata, stesso gesto tecnico effettuato anche da Panaya, ma il pallone non ne vuole sapere di terminare nel sacco. Al minuto ventotto secondo legno colpito dai ragazzi cari al patron Giannitti. Il giovane Panaya controlla al limite dell’area, fa partire un bolide che l’estremo numero uno tocca di quel tanto che basta per mandare la palla a colpire la trasversale che poi termina la propria corsa a fondo campo. Unico rischio per la difesa ospite in seguito ad un calcio d’angolo. Saffioti colpisce male di testa, bravissimo Tropepi a mandare ancora in corner. A qualche minuto dalla conclusione della prima frazione, tiro dalla distanza di Criaco, il pallone rimbalza a pochi metri dalla porta e per poco non inganna Di Mauro che con un po’ di fortuna smanaccia mandando la sfera a sorvolare la traversa. Si va al riposo di conseguenza sul risultato di parità, con Calabrese e compagni che lasciano il rettangolo di gioco a testa alta dopo la bella prestazione. Nella seconda frazione stessi ventidue. Il gioco si fa leggermente più equilibrato, col Roccella che si allunga un po’, ma per pochi minuti, comunque Cordova e soci, anche lui altro ex, non si rendono mai pericolosi. In una sola occasione il giovane Tropepi viene impegnato da una conclusione di un decentrato Fabiano, palla in angolo. Nel frattempo si fa male Pascu, piccolo acciacco comunque, al suo posto un motivato Carrà che partendo da lontano mette sovente in difficoltà la retroguardia avversaria. Il neo entrato si va vedere anche sotto porta. Grande conclusione da dentro l’area su cui si oppone da campione il numero uno sersalese, palla in angolo, per la precisione il sesto degli otto battuti. Sulla lunetta della bandierina Carrà, pallone teso nell’area piccola, sullo stesso si avventa volando più alto di tutti l’ariete Saffioti che impatta perfettamente di testa e gonfia la rete per la gioia di tutto il clan amaranto, compreso ovviamente gli irriducibili tifosi che hanno seguito in discreto numero i propri beniamini. A questo punto i locali tentano il tutto per tutto, lasciando spazi autostradali agli ospiti che potrebbero approfittarne con Libri che da pochi passi dalla “meta” manda fuori, sconforto in panchina, di fatto la rete avrebbe chiuso il mach. I minuti passano e Tropepi non viene mai impegnato. Poi all’inizio dei tre minuti di recupero, occasione per Tirotta, che invece di battere a rete, tiene palla e subisce fallo. Trascorrono un altro paio di minuti e l’arbitro manda definitivamente le due squadre sotto la doccia. Gioia sui volti degli amaranto, sconforto su quelli dei locali.