Avrà due risultati su tre, anzi addirittura qualcosina in più (leggi sconfitta con il minimo scarto), la Promosport Lamezia nel ritorno della semifinale play-off. Il 2-0 dell’andata è oggettivamente un risultato non di poco conto per Morabito e compagni, a patto tuttavia di scendere in campo, ad Amantea, come se si ripartisse dallo 0-0. Cullarsi sugli allori sarebbe un errore madornale e che con tutta probabilità sancirebbe l’eliminazione da quest’appendice di stagione attraverso la quale l’undici lametino ha la possibilità di riscattare una seconda metà di girone di ritorno sicuramente deludente viste le favorevoli premesse che si erano create a cavallo tra gennaio e febbraio, allorquando si era riusciti a coronare con successo il lungo inseguimento alla lepre San Marco fintanto da scavalcarla ed assumere la leadership solitaria. <<E’ inutile nasconderci, - osserva il vice-presidente Salvatore D’Augello - la nostra è una programmazione pluriennale che deve portarci in maniera seria e strutturata al salto di categoria. Ci abbiamo provato con tutti i mezzi leciti, possibili ed immaginabili, già in questo campionato, ma non ci siamo riusciti. Non siamo stati all’altezza della situazione in termini di risultati, non essendo riusciti a concretizzare le varie chance avute a disposizione, sia negli scontri diretti che in altre gare, per piazzare l’allungo decisivo. Ora ce la giochiamo ai play-off che sappiamo sono un po’ un torneo a se. Speriamo di riuscire ad accedere in Eccellenza dalla finestra, dopo non esserci riusciti dalla porta principale. Ci dobbiamo provare, credendoci fino all’ultimo>>.
Ad iniziare da questo retourn-match. <<Quella di domenica scorsa è stata una vittoria voluta a tutti i costi, avendo preparato la gara nel migliore dei modi da alcune settimane, e che ci proietta non con più tranquillità, ma con maggiore concentrazione a questa sfida di ritorno. Non troveremo certo un’Amantea rassegnata, anzi, nonché un ambiente molto caldo. Come società cercheremo di non far mancare il nostro supporto psicologico alla squadra, come fin qui sempre fatto>>.
Sulla preziosa affermazione di gara 1 torna anche il tecnico Claudio Morelli. <<Cerra ha saputo capitalizzare le occasioni create, quindi bravo a lui ma a tutti in generale essendo stata la vittoria del gruppo. Abbiamo sofferto venti giorni negli allenamenti visto che venivamo da un finale di torneo non eccezionale e nel quale avevamo perso parecchio pure in credibilità. Siamo perciò contenti di essere riusciti a dare una risposta anche a qualcuno che ormai non credeva più nella Promosport>>.
I ragazzi del presidente Papaleo stavolta sono stati più cinici e concreti dei cosentini, ma è stata pur sempre una partita equilibrata, il che lascia più di una speranza all’undici di Aceto. <<Noi e l’Amantea – prosegue l’ex allenatore del Cutro – ci somigliamo tantissimo. La differenza domenica scorsa credo l’abbia fatta l’aspetto mentale, abbiamo avuto più voglia di vincere e di soffrire. N’è scaturito un buon risultato che non deve però farci illudere più di tanto, dobbiamo essere invece bravi a saperlo gestire. Piedi ben saldi a terra, insomma, anche perché abbiamo un brutto ricordo, sia a livello di squadra che di società, risalente ad un precedente analogo e cercheremo di farne tesoro dal punto di vista dell’esperienza>>. Morelli si riferisce ai play-off di tre anni fa allorquando la sua squadra proprio dopo aver battuto 2-0, in casa, l’avversario di turno, allora il Montalto, al ritorno, complice un ambiente piuttosto caldo, perse per 3-0 venendo così eliminata.
In quel di Amantea il trainer biancazzurro dovrebbe avere tutti a disposizione, compreso il forte difensore Leonardo Viterbo ch’è ormai tornato ad allenarsi da circa un paio di settimane dopo il brutto infortunio occorsogli, alla penultima giornata di campionato, contro il San Lucido. <<E’ in un momento in cui dev’essere lui a dirmi, eventualmente, di sentirsela a giocare. Il miglior medico è proprio lui stesso, noi siamo qui ad attenderlo perché conosciamo il suo valore, avendolo ampiamente dimostrato in questa squadra>>.
Come dire che si accomoderà quantomeno in panchina.


Ferdinando Gaetano