Critiche ed inattese, le dichiarazioni comparse ieri, sul Quotidiano della Calabria, da parte del Cremissa calcio, ospite a San Lucido “in tutti i sensi”, in relazione alla partita svoltasi sabato pomeriggio, e vinta dai padroni di casa per 1 rete a zero. “Francamente resto stupito da certe parole che non ritenevo opportune e che io non avrei detto nei confronti di giocatori e pubblico. Che la gara sia stata maschia e a tratti spigolosa è stato sotto gli occhi di tutti, con un arbitro inadeguato, che il San Lucido non abbia probabilmente offerto la sua migliore versione di gioco anche questo potrebbe starci e che lo stesso Cremissa abbia evidenziato un gran bel calcio nulla da eccepire, ma che i miei ragazzi, vengano tacciati come oltremodo aggressivi, o addirittura come elementi che incitano in maniera scomposta, il pubblico presente sugli spalti, non mi pare sia questa la giusta disamina apparsa sabato. Nel calcio conta vincere anche se con un solo tiro in porta come racconta il portavoce del Cremissa, e noi lo abbiamo fatto loro malgrado. Avrei gradito altre parole dopo l’ospitalità e l’accoglienza riservata agli amici di Cirò”. Parole queste rilasciate dal Presiedente Gian Luca De Rose sull’argomento esclusivamente tecnico della gara. Ma De Rose risponde alla società Cremissa anche sulla questione terreno di gioco. “La seconda parte delle critiche mosse al nostro terreno di gioco, mi trovano d’accordo. Il nostro terreno vive uno stato di stallo assoluto –aggiunge De Rose – e i nostri amministratori se ne interessano a rilento. Esiste un finanziamento di oltre 500mila euro fermo in sede provinciale in attesa di bando per risistemare l’impianto come struttura prima e successivamente ce ne sarebbe un altro per la posa del sintetico, ma chissà per quali strane ragioni e forse non vorrei per ragioni esclusivamente politiche, nulla in merito si sblocca e non si trovano punti in comune tra gli enti per sbloccare fondi esistenti, e noi di domenica in domenica facciamo queste figure magre proprio come descritto dal Cremissa. Più che scusarci con ogni squadra che viene a farci visita non possiamo fare, più che ricordare a chi di dovere, che l’impianto sportivo oltre ad essere un bene comunale per tutti, non deve essere strumentalizzato politicamente , non possiamo fare. Resta in merito rammarico e dispiacere assoluto se finanziamenti chiesti e richiesti e concessi andassero persi”. De Rose ricorda infina dopo quanto descritto i suoi personali viaggi in provincia per accertarsi che l’iter dell’erogazione fondi seguisse il suo giusto corso.