
Un derby è una partita che sfugge ad ogni tipo di pronostico, fuori dagli schemi, diversa dalle altre, dal valore doppio per le tifoserie, in cui ogni calciatore ha il dovere di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Se a giocarlo (dopodomani al “Saverio Spinella” di Melito) sono Valle Grecanica ed Acri il concetto, visto il momento delle due squadre, vale ancora di più.
Reggini e cosentini vivono stati d’animo diametralmente opposti. Da un lato i giallorossi di Dima Ruggiano (sei punti nelle ultime dieci gare) sono in crisi nera, sfiduciati per un’astinenza da tre punti in campionato che perdura da ben dieci partite; dall’altro i rossoneri di mister Ferraro viaggiano sulle ali dell’entusiasmo, forti di un primato solitario in classifica che nemmeno il più inguaribile degli ottimisti poteva prevedere alla vigilia del torneo.
Prevarrà la voglia di riscatto dei primi o il desiderio di confermarsi al vertice della classifica dei secondi?
A decidere potrebbero essere le assenze. La Valle Grecanica non avrà il suo uomo più rappresentativo, Gaetano Niscemi. L’attaccante trapanese, infatti, contro i cosentini sconterà il quarto ed ultimo turno di squalifica e sarà disponibile solo domenica 4 dicembre in occasione della trasferta dei reggini a Noto (anche il “baby” Iozzia non sarà della contesa). L’Acri invece, dovrà fare a meno di Bilotta, Perrelli e Foderaro, tutti appiedati dal giudice sportivo. Assenze pesanti queste che costringeranno i rispettivi allenatori a modificare lo scacchiere tattico.
Gli undici punti di differenza in classifica a vantaggio dei rossoneri sembrerebbero far pensare ad una gara impari sul piano dei valori in campo. Ma non sarà così: la Valle Grecanica ce la metterà tutta per tornare alla vittoria, invertire il trend negativo e restituire serenità ad un ambiente che ha voglia di tornare a brindare al successo in campionato.
L’Acri è avvisato…