Finalmente l'ex trainer dell'Hinterreggio é uscito allo scoperto attraverso un lungo comunicato stapa nel quale ha spiegato il perchè  del suo esonoro.

Ecco integralmente il documento pubblicato sui quotidiani locali:

Dopo qualche giorno dal mio esonero, con molta tranquillità, ho sentito parecchio parlare di tutto ciò che è successo in questa mi avventura nella squadra reggina e di tutto quello che riguarda la mia persona. E’ certo che chi ha potuto ha detto… e ha cercato in tutti i modi di trovare la giustificazione adatta a legittimare l’esonero di un allenatore che si trova, dall’inizio della stagione, primo in classifica, e che ha fatto del rispetto delle persone e soprattutto dei ruoli una questione di vita. Di sicuro questo mio comportamento è stato un po’ travisto, ed in qualcuno è scaturito il pensiero che al sottoscritto si possano dare “i consigli” giusti per andare avanti in un campionato sempre dominato e mai messo in discussione, se non da qualcuno che poteva avere un secondo fine, visto che non ci sono mai state le premesse o alcun dubbio sull’esito finale di questo torneo. Allo stesso tempo mi sorgono alcune domande, del tipo:,perché “i consigli” sono venuti fuori dal momento che la squadra ha raggiunto la distanza, abissale, di quindici punti sul Praia, e non prima? Perché non si dice quante volte il sottoscritto è stato messo in discussione, come d’altronde qualche calciatore importante, e vi ricordo che la squadra è stata sempre prima, non aveva perso se non una partita a Siderno, per un calo di concentrazione, giustificato anche dall’intera società? Perché non si dice che quando sono arrivato a Reggio c’era un tipo di squadra, e pian piano è stata modificata anche per delle mie scelte? E potrei fare tanti esempi, come la partenza di Simoni o la riconferma di Falduto, persona eccezionale e rivelatosi poi il miglior difensore della categoria e indispensabile per la squadra. Via Babuscia per Mammolenti e a voi il giudizio, via Cornacchine per Crucitti, via Tiziano per Fiumanò che di certo non partiva con i favori della vigilia, arrivo di Settecase nel momento topico della stagione, coincise tra l’altro con la vittoria di Coppa e l’allungo a + 15 sul Praia. Perché in queste cose non ci sono stati “i consigli”? Forse perché mi sono assunto in pieno tutte le responsabilità, e non è mai facile trovare qualcuno capace di assumersi in pieno le proprie? Responsabilità assunte anche nella trasferta di Taurianova dove ho visto di tutto e di più ma che nulla aveva a che vedere con il calcio e con il rispetto di un allenatore che non merita di venir additato come colui che ha sbagliato panchina, dopo che lo stesso ha fatto di tutto per tirare gli interessi della propria squadra, e poi sentire dalla tribuna, dove c’era molta gente che mi conosce e anche i miei familiari, “i consigli” del mio presidente e anche le affermazioni o le decisioni che voleva prendere a fine partita. Di certo sono cose che non fanno bene, specie per chi predica di avere un’immagine da rispettare. Il mister, in questa situazione, è stato preso come un semplice oggetto da prendere e cacciare a proprio piacimento. Mi è dispiaciuto ma il limite della sopportazione è stato travalicato quando mi è stato detto di aver sbagliato panchina, come per dire che ho allenato due squadre. Questo mi fa onore e vuol dire che sono capace di gestire una squadra che è prima in classifica e l’altra che è in piena zona playoff, ma allo stesso tempo mi rammarica il fatto di essere stato accusato di una cosa che non ho fatto e vi assicuro che non è facile per chi ha perso solo 2 gare nelle 40 disputate quest’anno. Ci tengo a precisare che di sicuro avrò, come tutti, commesso i miei errori, ma non ho mai messo in discussione ne le persone ne la dignità delle stesse, e se ho detto qualche parola di troppo è solo perché mi sono fatto prendere dall’esasperazione. Mi corre l’obbligo di ringraziare tutti i calciatori, in particolar modo quelli che nei momenti difficili si sono dimostrati veri uomini come Criaco, Favasuli, Scudieri, Mammolenti e Di Lorenzo, tutta gente che ha contribuito in pieno alla vittoria e ad accrescere il mio personale bagaglio di esperienza. Ma anche il professore Florio, persona molto seria e preparata che è stata sempre dietro le quinte ma che in questa vittoria ha occupato un ruolo fondamentale, anche se poco sponsorizzato, e il fatto che la squadra ha sempre tenuto bene il campo la mancanza di infortuni sono meriti suoi. Inoltre non possono non ringraziare due persone a me care alle quali mi lega una profonda stima. Mi riferisco a Carletto e don Ciccio Cuzzocrea. Difficilmente li dimenticherò, il primo molto bravo nello svolgere il proprio dovere e l’altro capace di fare della chiarezza e del rispetto delle persone un motto di vita.