Dopo i momenti poco felici che il sodalizio del Tarsia calcio sta affrontando, arriva il tempo della svolta. Si tratta, infatti, della cessione della società del presidente Brizza ad "un noto imprenditore di Tarsia". Per adesso solo questo è trapelato negli ambienti locali, vige invece il massimo riserbo sul nome del nuovo "acquirente". L'operazione, a fronte delle difficoltà economiche e finanziare di questa ultima trance del campionato, servirebbe a ripristinare il normale svolgimento del campionato e portare la squadra di mister Prandera a fine stagione. Anche se non c'è nulla di ufficiale, l'attuale presidente Brizza non smentisce e aggiunge: «E' una cosa che si dovrebbe fare per il bene della squadra. Non nego che se dovesse avvenire ne sarei sicuramente dispiaciuto, ma ripeto sarebbe solo per il bene della società». Ma il grido di dolore è un altro: «Sono rammaricato -aggiunge Brizzaperché ci hanno lasciati soli tutti i dirigenti. Siamo rimasti soltanto in quattro: io, il sindaco ed altre due persone». Quindi ad un mese della chiusura dei battenti, il Tarsia si accinge a compiere il passo per non rischiare il "dissesto". Sui tempi della possibile cessione si dice che sia imminente, mentre la necessità della cosa è dettata anche dall'esigenza di dover pagare i giocatori che, a quanto si apprende, sembrano essere stanchi di non vedersi recapitare lo stipendio. Tutto questo porta dei benefici nell'immediato, ma qualcuno si lascia scappare i dubbi su un possibile trasferimento del titolo nella nuova stagione e quindi una "inutilità" nel dover affrontare l'operazione.