Leo Gatto del Catona è il calciatore della settimana. "Messa ipoteca per la salvezza"
Leo Gatto del Catona è il calciatore della settimana. "Messa ipoteca per la salvezza"

 

Tra le “eccellenze” di questo campionato di Eccellenza, non si può non annoverare Leo Gatto, 24enne centrocampista del Catona, con già alle spalle un discreto curriculum tra i professionisti, categoria in cui con molte probabilità ci tornerà. Potrebbe essere un anno di transizione per il reggino, anche se lui, intervenuto al nostro giornale on-line, non nascondendo l’ambizione di tornare a quei livelli, ci dice:  “Non mi dispiacerebbe continuare con il Catona. Qui c’è un bel progetto. Il prossimo anno potremo puntare tranquillamente alla zona play-off. Se la società vuole si può proseguire insieme. Ho trovato un gran bel ambiente.”

Arrivato alla corte di Barillà a fine settembre, esordio con il botto: gol vittoria contro il Castrovillari. Ma l’assenza di preparazione si fa sentire e ne seguono un paio di mesi di difficoltà fisica, adesso superate..” Le prime due-tre partite le ho giocate bene – ci afferma il giocatore -  non aver fatto la preparazione l’ho pagata, con i miei compagni che invece correvano di più. Ma piano piano mi sono rimesso in riga e da inizio dicembre mi sento bene.” È infatti le prestazioni lo confermano, con un girone di ritorno disputato tra i migliori  nel suo ruolo, culminati domenica in cui realizza il gol determinante nel successo dal sapore di salvezza, contro il Sersale. “Tutta la squadra è stata decisiva. Sono contento per i miei compagni ed anche del gol, che a sentire loro, è stato molto bello. Nasce tutto da un calcio di punizione, battuto a centrocampo, nella zona vicino le panchine.  Cross in mezzo respinto dalla difesa. Palla che arriva a me, mi libero di un difensore con un tunnel e di esterno batto il portiere.” Vittoria che sembra mettere un’ipoteca sulla salvezza della sua squadra. “Anche se la certezza matematica non è arrivata, abbiamo fatto un bel passo per il raggiungimento dell’obiettivo. Dovrebbe servire un suicidio calcistico per retrocedere. Ci mancano tre punti per stare sicuri. Speriamo di farli già ad Acri. Ed essendo più liberi mentalmente, questo ci potrebbe aiutare. Giocheremo sempre con voglia di vincere.” Ottimo esordio per il suo Catona, al primo anno in questa serie. "Se non consideriamo le prime 4, siamo la squadra con meno sconfitte. Sono solo sette. E considerando che abbiamo giocato sempre a Villa San Giovanni, non avendo ancora un campo nostro, dobbiamo essere soddisfatti di quello che abbiamo fatto”

Reggino di nascita, ma cresciuto a Torino sia umanamente che calcisticamente, dove la Juventus lo tessera per il settore giovanile. “Fino a 17anni gioco nella società bianconera, finchè non mi acquista la Reggina, mandandomi in prestito per tre anni.” E’ così che inizia a girare il sud Italia, andando prima al Monopoli, dove resta due anni, successivamente alla Vibonese, sempre in C2, spingendosi nel Lazio al Gaeta in D, prima di approdare alla società di Violante. E pensare che Gatto, quasi sempre tra i migliori, specialmente nel girone di ritorno, voleva lasciare il calcio questa estate. “Non ero contento di questo mondo. Tante cose non mi piacevano, e avevo quasi deciso di smettere. Poi mi ha chiamato il Presidente, ed insieme a Cormaci (suo compagno di squadra) - conclude il calciatore -  sono stati importanti nel convincermi nella mia scelta.”