PALMESE, Sinicropi "continuare in serie D con questo gruppo mi piacerebbe"
PALMESE, Sinicropi "continuare in serie D con questo gruppo mi piacerebbe"

antonio sinicropiPalmi (R.C.)– In una stagione che non è esagerato definire “galattica”, uno dei punti fermi della Palmese dei record è sicuramente stato il fortissimo difensore centrale Antonio Sinicropi, un concentrato di agonismo e classe allo stato puro; se la difesa neroverde è risultata essere la migliore del torneo di Eccellenza (con solo 16 gol incassati), buona parte del merito va ascritta a questo indomabile di 26anni rientrato quest’anno a pieno regime dopo aver brillantemente risolto un brutto infortunio. La nostra intervista, all’insegna della cordialità parte dai segreti che hanno consentito alla Palmese di essere regina incontrastata del torneo di Eccellenza, approdando in Serie D dopo una assenza di ben 27 anni; per il prode Totò Sinicropi la conquista della Supercoppa è stato il sigillo finale per salutare i passionali tifosi della Palmese:
«La Supercoppa era l’ultimo obiettivo da raggiungere, e ci siamo riusciti senza troppa sofferenza: abbiamo chiuso alla grande una stagione fantastica, che difficilmente credo potrà essere eguagliata. A mio avviso, il dominio di segreto di questo dominio è stato lo spirito di gruppo che –insieme allo staff tecnico guidato da mister Salerno– siamo riusciti a creare sin dal ritiro estivo; ovviamente, le vittorie ci hanno aiutato ad unirci ancora di più, fino ad arrivare ad essere una vera squadra dentro e fuori dal campo».    

I prossimi argomenti che affrontiamo con Antonio Sinicropi– che gli amici e i compagni di squadra chiamano affettuosamente Totò– sono relativi alla importanza del pubblico neroverde nell’incredibile “filotto” di quindici vittorie interne, nonché sull’orgoglio derivato  dal record di difesa meno battuta nel massimo torneo regionale:
«Da difensore, mi fa molto piacere che la Palmese abbia stabilito questo ulteriore primato; se si considera che nelle ultime partite abbiamo subito alcuni gol banali– come quelli con la Paolana in casa– potevamo subire ancora meno reti delle sedici incassate in trenta partite. La presenza  del pubblico neroverde ha avuto un andamento piramidale: inizialmente ci seguivano in pochi– perché scottati dalla precedente annata– poi pian piano i sostenitori sono aumentati di numero fino al record di presenze nella festa della promozione in Serie D con il Bocale. A quel punto, tutto faceva pensare ad un pienone anche nelle partite successive soprattutto perché la squadra ha continuato a macinare vittorie senza regalare nulla a nessun; questo non è avvenuto, personalmente sono rimasto un po’ deluso: ovviamente, sono da escludere quei ragazzi che dalla prima all’ultima giornata ci hanno seguito dappertutto, e li voglio ringraziare pubblicamente perché sono stati straordinari come noi».    

Anche con il fuoriclasse della difesa neroverde, un vero lusso per la categoria, tocchiamo l’argomento delle rarissime delusioni della stagione appena conclusa, tra cui spiccano le eliminazioni in Coppa Italia e la sconfitta in extremis a Isola Capo Rizzuto: «Può sembrare strano, ma la sconfitta di Isola Capo Rizzuto ci ha fatto capire quanto eravamo forti; mi ricordo che in quella partita non giocai, e alla fine– negli spogliatoi– i miei compagni ed il mister erano così arrabbiati che se avessero potuto, avrebbero giocato la partita successiva  dopo un minuto, per vincerla e cancellare la prestazione della partita appena conclusa. Difatti, da isola in poi la nostra squadra ha vinto tutte le partite– tranne la trasferta di Paola– fino alla fine del campionato, risultando la squadra con la media punti più alta in Italia, motivo di grande orgoglio per tutti noi. La eliminazione di Coppa Italia brucia, ma non più di tanto, in quanto nel match di ritorno al Lopresti abbiamo dimostrato di avere gli attributi, ribaltando il risultato, perdendo solo alla lotteria dei calci di rigore».    

Dopo una stagione sfortunata, vissuta lontano dai campi di gioco, nel torneo che la Palmese ha vintoa mani basse Totò Sinicropi ha dimostrato di essere uno dei migliori difensori calabresi, ma noi crediamo fermamente di non aver ancora visto il meglio: «L’anno scorso avevo iniziato molto bene; poi, a causa di un infortunio, non sono più riuscito ad entrare in campo in una stagione dove eravamo partiti con obiettivi ambiziosi, che poi non sono stati rispettati per vari motivi. Fortunatamente, a distanza di pochi mesi, siamo riusciti a capovolgere completamente la situazione, stravincendo il campionato, superando una forte concorrenza, su tutte la Vibonese che ha una società e un organico di prim’ordine. Ne approfitto per fare un groppo in bocca al lupo a loro, perché ci raggiungano in Serie D. Ti ringrazio per il complimento, e sono davvero fiero di essere stato descritto come uno dei difensori più forti della Calabria; anche io sento di poter fare ancora meglio, perché non è mai troppo tardi per migliorare, e spero di poterlo fare già dalla prossima stagione».    

Proprio in relazione al prossimo torneo di Serie D, chiediamo ad Antonio Sinicropi se lo stuzzica l’idea di dover affrontare le blasonate del calibro di  Siracusa, Turris, Marsala, Battipagliese e Messina: «Per quanto riguarda l’anno prossimo, è ovvio che continuare un percorso in Serie D con questo gruppo mi piacerebbe tantissimo, soprattutto perché sono convinto che– con qualche innesto azzeccato– potremo recitare un ruolo di primo piano anche in Serie D. Non mi piace fare nomi, perché il merito di questa annata straordinaria è davvero di tutti quanti –dal presidente al magazziniere –ma avere in squadra giocatori del calibro di Cordiano, Foderaro, Corsale, Piemontese– senza dimenticare i vari Saturno, Crescibene, Tedesco, Angotti e tutti gli altri– non è poco. E’ che dire del preparatissimo mister Rosario Salerno sia dal punto di vista tecnico che umano? Tutto ha contribuito a rendere fantastico il cammino appena concluso, che ha riportato con grandissimo successo la Palmese in Serie D».    

Da vero combattente, Totò Sinicropi ha lanciato un messaggio a chi tiene le redini della più che centenario club della Costa Viola: il messaggio che arriva da più voci- tra le quali ci siamo anche noi- è quello teso a non disperdere il patrimonio di una squadra che può regalare ancora tantissime soddisfazioni agli sportivi palmesi.

 

quotidiano del sud