Eccellenza. Oggi il giorno della verità. Le ultime sensazioni da noi raccolte ed i sentimenti in Promozione
Eccellenza. Oggi il giorno della verità. Le ultime sensazioni da noi raccolte ed i sentimenti in Promozione

ECCELLENZA

L’apnea nella quale ancora resta il campionato di Eccellenza, non fa comunque cessare il dibattito sulle prospettive del quinto livello calcistico ed il forum via etere tenuto su StadioRadio continua a fungere da termometro rispetto le sensazioni delle società.

Il copresidente Fabiano del Cotronei:«Serve necessariamente una decisione definitiva, anche per snellire la gestione societaria. Il calcio ci manca e siamo a disposizione degli organi preposti, ma tutto dovrà essere fatto con equilibrio considerando che alla base di tutto c’è la passione»

. Per il DG del Soriano La Gamba:«Scetticismo sulla ripartenza c’è. L’andamento epidemiologico e le varianti suggeriscono prudenza. Ovvio che ci sia voglia di giocare, ma per l’essenza del dilettantismo l’aspetto preminente dovrà essere la sicurezza».

In casa Sambiase parla il DG Mazzei:«Ci stiamo preparando, soprattutto logisticamente per la ripartenza che vedrà format conformati alle esigenze di ogni regione, anche se credo si opterà per un play off ed un play out allargato dalle posizioni 1/8 e 9/17. Sono ottimista anche se auspico che su protocolli ed aiuti ci sia un intervento dall’alto».

In casa Locri è il presidente Mollica a dire che:«Serve responsabilità da parte di tutti per ripartire ed arrivare a completare una stagione incredibile. Mi auguro che il 5 marzo arrivi la chiarezza necessaria. Sul format, sono favorevole ad un play off allargato, ma la prima a prescindere da chi sarà va promossa».

Gregorace tecnico dello Scalea:«Le condizioni per ripartire, nel rispetto dei protocolli, o le vedo, inoltre fermarsi significa minare il futuro della serie D e questo sarebbe un serio problema per il movimento tutto». Preoccupazioni vengono espresse da mister Misiti della Reggiomediterrranea:«Un po’ di preoccupazione c’è, anche perché sembra che si accinga a partire la terza ondata.

La D ha mostrato quali potranno essere le difficoltà, inoltre non si può non tenere conto di come alcune squadre abbiano il problema dei rientri degli stranieri, mentre altre hanno proceduto a numerosi svincoli, inoltre non possiamo non considerare come bisogna già partire con diverse partite da recuperare».

A chiudere questo dibattito è il team manager della Bovalinese Bruzzè:«Alcuni centri hanno rischi maggiori per il peso nel rispettivo comprensorio. Siamo perplessi ma auspichiamo un protocollo sostenibile ed un format equilibrato e che le risposte arrivino entro 15 giorni, altrimenti sarebbe meglio alzare bandiera bianca sul 20/21 e programmare in modo certosino e sicuro il prossimo torneo».

 

PROMOZIONE

 

Le ultime indiscrezioni pervenute intorno al prossimo DPCM, hanno sostanzialmente scritto la parola fine sul torneo di Promozione e le categorie a scendere. Grazie al dibattito innescatosi ai microfoni di StadioRadio è possibile dare conto dello stato d’animo di alcune piazze che come una cartina tornasole restituiscono uno spaccato della categoria.

In casa Monasterace, il dispiacere ma anche il realismo è esternato dal presidente Origlia:«Da uomini di calcio la voglia di ripartire è tantissima, ma questa pandemia è una cosa tremendamente seria e laddove esiste, appunto, la voglia, mancano le condizioni. Aspettare per riappropriarci della normalità è la cosa migliore da fare anche per superare le paure che ci hanno accompagnato nelle poche partite disputate e nella normalità, ovviamente, includo la presenza del pubblico. Per il resto se la situazione genererà un aumento di squadre in organico, ci faremo trovare pronti anche perché dopo il lungo stop imposto dal virus, la voglia di giocare prevarrà su tutto».

Non dissimile il parere del presidente della Garibaldina Chiodo:«Ci piace lo sport, ci piace lavorare con i giovani e ci piace offrire uno svago in un piccolo centro come ad esempio Soveria Mannelli, ma proprio la nostra piccola dimensione, unitamente alle carenze strutturali in tema sportivo e non solo della nostra regione, consigliano massima prudenza sull’ipotesi del restart. Occorre programmare al meglio il futuro e creare condizioni che vadano incontro alle esigenze di presidi sociali come lo sono le nostre squadre».

Proprio la socialità è al centro dell’intervento dell’allenatore della Caccurese, Caligiuri:«L’auspicio più grande è che nessuno, per la sua parte perda l’entusiasmo. I dirigenti per il mantenimento in vita delle società ed i ragazzi per lo sport, perché proprio l’aggregazione che lo sport offre, unitamente ai valori ed alla disciplina che la pratica richiede potranno essere leva per la ripartenza e verso un ritorno ad una autentica normalità».