Cutro: Tucci 6, Parise 6, Giuda 6, Arabia 6,5, (Marino L. al ’20 st 6) Maione 6,5, Tambaro 6,5, Pignanelli 6,5, Crugliano 7 (Marino R. al 32 st 6), Scalise 6, Montesano 6,5, Squillace 6,5 . A disposizione: Zizza, Rota, Bigotta, Lerose. Allenatore: C. Morelli 6.
Scalea: Maritato 7, Oliva 6, Vitale 6, Longo 6,5, Perrelli 6, Ferraro 6,5, Corapi 5,5 (al ’10 st Marano 6), Romeo 6, Longo 6, Fayè 6,5 (al ’45 st Lidi s.v.) Del Popolo 5,5 (al ‘16 st Mauro 6). A disposizione: Marchese, Scarlato, Sturino, Galiano. Allenatore Germano 6.
Arbitro: Marini di Messina 5 assistenti Palombo e Puliatti RC 6
NOTE - Ammoniti: Crugliano (C), Parise (C), Arabia (C), Ferraro (S) – Spettatori 300 circa
Cutro – Gara condizionata dal terreno di gioco pesante, che ha impedito ai ventidue in campo di esprimere al meglio le proprie potenzialità. Nonostante ciò, il Cutro ha dimostrato di essere in gran forma creando numerose occasioni da rete sventate dall’ottimo Maritato. Scalea che non è riuscito nell’arco della gara ad impensierire la difesa locale, se non con sporadici contropiedi di Fayè troppo isolato in avanti, al contrario il Cutro ha condotto la partita con un buon ritmo e con ottime trame di gioco cercando insistentemente il gol. A recriminare per il risultato finale è il Cutro che avrebbe meritato sicuramente di fare bottino pieno.
Cronaca: prima occasione per il Cutro al 20 con Montesano, che sfiora il palo da fuori area; Stessa sorte per Squillace un minuto dopo sempre da fuori area, che però trova pronto Maritato; Il Cutro preme per cercare il vantaggio e ci và vicino per due volte con Montesano al 33 su punizione e al 36 a tu per tu con Maritato che compie un miracolo. Al 55 di gioco la più ghiotta occasione del Cutro è sulla testa di Pignanelli che a botta sicura coglie il palo e sull’azione successiva Crugliano solo davanti al portiere spara alto. La gara si conclude con capovolgimenti di fronte che non fruttano occasione da rete. L’A.S. Cutro si stringe attorno al Dirigente Franco Aiello per la prematura scomparsa del caro fratello.
di Francesco Nardo