La mina vagante Noto
La mina vagante Noto

Un avvio da incubo (3 sconfitte consecutive) e poi 7 punti nelle ultime 3 giornate. Questo l’inizio di campionato “double face” del Noto. La svolta dopo la sconfitta casalinga nel derby col Marsala (da 2 a 0 a 2-3), costata la panchina a mister Lombardo, poco gradito allo spogliatoio. Con l’avvento del tecnico salernitano Mario Di Nola (ex Turris e S.Antonio Abate) la musica è cambiata e i granata aretusei (a parte il pesante ko a Cosenza) hanno iniziato ad esprimersi ad altissimi livelli: dapprima imponendo il pari alla corazzata Messina; poi espugnando a sorpresa il campo dell’allora capolista Battipagliese; infine facendo bottino pieno nel derby contro il Licata.  

La salvezza ottenuta al fotofinish nel play out con la Rossanese la scorsa stagione ha convinto il presidentissimo Giovanni Musso ad allestire una squadra competitiva per la categoria, in grado di recitare un ruolo da protagonista. La rosa è sicuramente all’altezza, potendo vantare, fra gli altri, difensori come Aguglia, Gambi e Ignazzitto, centrocampisti del calibro di Scarpitta e Temponi e attaccanti di spessore che rispondono al nome di Iannelli, Villa e Fontanelli.

Il polisportivo “Palatucci” è il punto di forza della compagine siracusana. Domenicalmente, infatti, oltre mille spettatori assistono alle gare dei loro beniamini, non facendo mai mancare il loro caldissimo tifo.

Lo staff dirigenziale e tecnico annovera il direttore sportivo Corrado Conti, il direttore generale nonché vice presidente Giovanni Monaca, il team manager Antonino Consales e l’ultimo arrivato, il preparatore atletico Salvatore Gangemi (ex Valle Grecanica).

Adesso, dopo l’inizio shock di torneo, occorre avere continuità nei risultati e proseguire la serie positiva in atto da tre giornate. A cominciare da dopodomani, quando gli uomini di Di Nola si recheranno nella tana della capolista Adrano. Un derbissimo che dirà molto sulle reali ambizioni dei granata.