
L’anno scorso, di questi tempi, era primo in classifica in Serie D. Poi è successo l’incredibile e adesso si ritrova in Eccellenza. A distanza di dodici mesi l’Acri tira fuori gli artigli e con una formazione nuova, con un altro tecnico in panchina e con mille problemi affrontati in estate, si toglie lo sfizio di andare a vincere a Gioia Tauro, costringendo la capolista al primo ko stagionale. Bella storia, quella del team rossonero, che ha in Marco Colle un condottiero abile e capace, competente e in grado di fare tanto con poco: noi non abbiamo dimenticato quell’anno in Serie D con la Rossanese. Qualcuno ci dirà: ma è retrocesso, e noi gli risponderemo: sì, è vero, ma ha preso una casa caduta e l’ha trasformata in palazzo, tra tanti problemi, con una squadra che, sotto la sua gestione, ha viaggiato a ritmi da play off.
Ma torniamo al presente e battiamo le mani a questo Acri, in grado di regalare la sorpresa dell’ottava giornata di un bel campionato, avvincente e piacevole, dove nulla è scontato.
LA CADUTA. Inguardabile per un tempo, la Gioiese si fa imbrigliare dall’Acri e poi non sa più come recuperare. Episodi a parte, anche se la reazione nella ripresa c’è stata, e fermo restando che non si può certo andare sempre a mille, dalla formazione prima della classe è lecito attendersi che fin da subito si giochi una gara d’assalto, cercando di imporre il proprio gioco. Se, invece, si procede al piccolo trotto e senza la giusta fame di vittorie, allora basta poco per perdere. Un incidente di percorso ci può stare, anche se brucia tanto perdere in casa, in una giornata nella quale si sarebbe potuto allungare il vantaggio. Mario Dal Tolrrione dovrà lavorare in particolare sulla testa della sua squadra, che deve giocare con la giusta mentalità vincente per tutta la gara.
LE INSEGUITRICI. Il compito, contro un Siderno decimato dagli addii eccellenti, non era certo arduo e il Guardavalle lo ha portato a compimento senza affanni. La squadra di Calabrese è rimasta l’unica imbattuta del torneo e domenica andrà a sfidare l’altra rivelazione che si chiama Soverato. Ci perdonerà, Marco Colle, se non gli affidiamo la formazione top della settimana (che pure avrebbe meritato), ma scegliamo Francesco Galati, perché continua a stupire con questo Soverato che se la gioca alla pari ovunque e con chiunque e che dopo otto gare si è messo alle spalle formazioni che hanno speso decisamente molto di più.
Il Rende, da parte sua, fra le tre di testa aveva l’impegno più difficile, ma è uscito indenne da Paola, pur senza Gallo in attacco. Stavolta i meccanismi difensivi hanno funzionato a dovere e questo punto è davvero ottimo, perché oggi giocare contro la formazione di Andreoli è davvero difficile per tutti. A ridosso della zona play off resta il Sersale, anche se il pari di Castrovillari vale tantissimo, visto che si è giocato alla pari e si è pure rischiato di fare il colpaccio.
ALTI E BASSI. In casa del San Lucido riparte il Roccella di Ferraro con tre punti che fanno classifica, ma domenica prossima ci sarà la prova del nove contro il Rende e quattro giorni dopo ecco la Gioiese in coppa. In quattro giorni, nel proprio stadio, Varrà e compagni si giocheranno buona parte della propria stagione.
Della Paolana c’è solo da aggiungere che il pari contro il Rende ne conferma forza e compattezza e con tutti gli effettivi abili e arruolabili, la zona play off non sarà una chimera. Non decolla, invece, il Castrovillari, fermato dal Sersale e dai suoi soliti problemi in fase conclusiva. Nove gol in otto giornate sono decisamente pochini per una squadra che ha giocatori di rilievo in attacco, i quali, tuttavia, in questa fase, escluso il buon Rizzo, difettano di cinismo. E domenica sfida verità in casa dell’Acri.
Ancora un pari per il Catona, ma stavolta si è rischiato di perdere, anche se si rimane in quota salvezza. Rinasce l’Isola Capo Rizzuto, nella gara più delicata della stagione. Un ko avrebbe avuto effetti deleteri. Il gruppo ed il tecnico rispondono con i fatti.
LA CODA. Sul campo solo la Gioiese ha battuto questa Silana che è tuttavia abbonata ai pareggi. Stavolta l’undici di Secreti sfiora il colpaccio contro il Catona e dimostra di volersi giocare le proprie chance di salvezza. Il Bocale, dopo il buon pari di Acri, si fa male da solo in casa contro l’Isola e sabato prossimo, sempre fra le mura amiche, nell’anticipo tv contro la Paolana non può sbagliare.
Restano in crisi Brancaleone (che a dire il vero produce, ma non crea e dovrà soffrire fino alla fine), Siderno (bisogna tenere botta fino alle riapertura delle liste, perché il neo trainer Etna ha un organico striminzito e senza qualità) e il San Lucido (senza un bomber che la mette dentro è dura fare punti e, meglio ancora, salvarsi).
fonte il Quotidiano della Calabria