La Bovalinese chiede l'apertura di un'inchiesta federale
La Bovalinese chiede l'apertura di un'inchiesta federale

Riceviamo e pubblichiamo lettera/denuncia inviata ai vertici regionali della LND e dell'AIA

 

Alla c.a. del Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Calabria Dott. Saverio Mirarchi
E p.c. al Presidente del Comitato Regionale Arbitri Calabria Dott. Francesco Longo

OGGETTO: esposto/denuncia sui fatti accaduti nella partita del campionato di Eccellenza Bovalinese – Sersale.

Egregio Dottore Mirarchi, in qualità di Presidente dell’A.S.D. Bovalinese 1911 ho deciso di sottoporre alla Sua valutazione – ai fini dell’apertura di un’inchiesta federale e l’assunzione dei conseguenti provvedimenti sanzionatori – quanto accaduto nella partita del campionato di Eccellenza Bovalinese–Sersale, disputata a Bovalino il 23 novembre 2019. Non intendo soffermarmi più di tanto sugli errori della terna arbitrale ricollegati all’errata interpretazione delle regole del gioco, anche se alcuni risultano talmente macroscopici da spingerci – per la prima volta – a mettere in dubbio la stessa buona fede arbitrale. A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, Le menziono quanto accaduto al 24° minuto del P.T., sul punteggio di 1 a 0 per il Sersale. In tale circostanza, infatti, un calciatore della Bovalinese, che all’altezza del dischetto del calcio di rigore si accingeva a colpire a botta sicura, a seguito di una respinta del portiere, veniva caricato violentemente alle spalle da un avversario e scaraventato a terra senza che l’arbitro e il suo assistente – che pure avevano una visuale perfetta – assegnassero il sacrosanto calcio di rigore.

Per una valutazione autonoma le invio il link del video che si riferisce all’episodio descritto. https://www.youtube.com/watch?v=ohW9q43CnIU&feature=youtu.be Ma questa è soltanto una delle molteplici decisioni che hanno finito per penalizzare oltremodo la Bovalinese. A un certo punto si avvertiva la sensazione che la terna arbitrale avesse un solo obiettivo: dimostrare sempre e comunque che la squadra ospite andasse tutelata, anche quando questa supposta tutela portava a decisioni palesemente errate. Episodi come quello descritto, purtroppo, si sono verificati a iosa nelle ultime tre giornate, ma questo non ha prodotto alcuna reazione scomposta della dirigenza e della tifoseria di una delle più antiche società calcistiche del Meridione d’Italia, la quale da oltre 100 anni milita nei campionati dilettantistici della nostra Regione.

uttavia, la circostanza che ci ha mortificati sotto il profilo umano, prim’ancora che come dirigenti, esula da questioni di natura tecnico/regolamentare per sconfinare su temi che attengono alla buona educazione, alla correttezza, alla lealtà nei rapporti e al rispetto che si deve a una storica società che, attraverso la pratica sportiva, cerca di lanciare dei messaggi positivi sotto il profilo valoriale alle giovani generazioni e all’intera comunità. Nel primo tempo, dopo l’episodio della mancata concessione del rigore descritto in precedenza, uno dei due assistenti dell’arbitro, il sig. Luca Sportelli di Lamezia, non ha correttamente supportato il direttore di gara in occasione dell’espulsione di un calciatore della Bovalinese. Quest’ultimo, infatti, dopo aver ricevuto un colpo al collo dall’avversario, che in un’azione di gioco ha allargato volontariamente il braccio, si è alzato e l’ha colpito con una testata non particolarmente violenta (prova ne è che il calciatore del Sersale non ha riportato alcun segno esteriore), ma sicuramente meritevole di provvedimento disciplinare. Tuttavia, anche la condotta dell’atleta ospite, che ha prodotto tale reazione, era meritevole almeno di un’ammonizione. In tale circostanza, però, il sig. Sportelli di Lamezia ha suggerito all’arbitro l’espulsione del calciatore della squadra di casa, senza riferire alcunché riguardo al calciatore della squadra ospite.

Al termine del primo tempo, l’allenatore della Bovalinese, in maniera garbata, ha chiesto all’assistente come mai non ha segnalato nulla riguardo al comportamento del calciatore del Sersale, ma il sig. Sportelli, ad alta voce e con un fare arrogante e altezzoso, ha affermato: “Siete e fate i delinquenti!”. L’assistente dell’arbitro, a dire il vero, già nel corso del primo tempo si era dimostrato sprezzante nei riguardi dei calciatori, dei dirigenti e dei tifosi della Bovalinese. In occasione dell’episodio del calcio di rigore non concesso (al 24° del primo tempo), ad esempio, invitato a segnalare al direttore di gara l’accaduto si è rivolto ai componenti della panchina affermando: “Già al 20° minuto volete il rigore!”. Tale frase – accompagnata da un sorriso ironico – oltre a denotare una discutibile interpretazione/applicazione del regolamento (è noto che il calcio di rigore debba essere concesso nell’arco di tutti i 90 minuti di gioco, compreso l’eventuale recupero) ha contribuito a esacerbare ulteriormente gli animi.

L’atteggiamento del sig. Sportelli a un certo punto – oltre che sprezzante – è divenuto anche intimidatorio, poiché, attribuendosi delle prerogative che evidentemente non gli competevano, ha esclamato: “Se continuano così (riferito al pubblico) sospendo la partita!”. Il modo di fare dell’assistente menzionato – sprezzante, scorretto, offensivo, illogico, egocentrico e provocatorio – ha condizionato in negativo anche l’operato del direttore di gara e con esso il risultato della partita. Egregio Sig. Presidente, alla luce degli episodi sopra descritti, Le chiedo di voler valutare l’apertura di un’inchiesta federale che porti agli opportuni ed esemplari provvedimenti sanzionatori. Tale decisione, pur non ristorando la mia società sotto il profilo del risultato, ridarebbe fiducia a tutto l’ambiente e una rinnovata voglia di continuare a credere nei valori dello sport. Cordialità Bovalino, 24 novembre 2019 f.to Dott.ssa Graziella Pollifrone Presidente ASD Bovalinese 1911