
Di recente e prima dell’inizio del nuovo campionato si è registrato l’ingresso di nuovi soci; si può quindi dire che il progetto calcistico Città di Siderno è a lungo termine, oltre che solido e ambizioso?
« Il progetto sportivo di Città di Siderno è molto più ambizioso di quanto a prima vista possa sembrare. Questa società affonda le proprie radici in una gloriosa storia che resta scolpita tra le pagine più significative del calcio calabrese. Con il massimo rispetto per le realtà dilettantistiche che oggi stanno ottenendo ottimi risultati, comunità come Locri e Siderno meritano un’attenzione particolare. I tempi, però, sono cambiati: l’epoca degli uomini soli al comando è tramontata e la crisi economica degli ultimi anni ha reso sempre più difficile il sostegno delle categorie più alte da parte dei semplici appassionati. Oggi, ogni comunità sportiva riflette le proprie risorse e i propri limiti, spesso condizionati dai confini municipali e dal grado di partecipazione dei cittadini alla vita della squadra. Siderno tuttavia possiede enormi potenzialità e il nostro obiettivo è quello di riaccendere l’entusiasmo tra chi ama il calcio, proponendo un livello di crescita sportiva basato sulla sostenibilità e sull’impegno condiviso. La società sta crescendo passo dopo passo e questo è motivo d’orgoglio perché significa che stiamo lavorando nella giusta direzione».
Antonio, ecco la domanda che non può mai mancare: in questa stagione sportiva - secondo anno in Prima Categoria per la compagine - in termini di classifica (e di risultati sportivi) quali saranno gli obiettivi ?
«Siamo al nostro secondo anno in Prima Categoria. Da matricola, la scorsa stagione abbiamo conquistato un prestigioso quarto posto alle spalle delle corazzate Polistena, Taurianovese e Catona. Con i nostri giovani talenti abbiamo inoltre vinto il campionato Juniores, superando squadre di Promozione ed Eccellenza: un traguardo frutto di grande lavoro, di passione e di un perfetto equilibrio tra entusiasmo giovanile ed esperienza. Quest’anno non possiamo più nasconderci: siamo chiamati a fare meglio e a puntare al salto di categoria. Stiamo costruendo una squadra competitiva con un nucleo forte composto soprattutto da ragazzi di Siderno».
Tema Stadio. A causa dei lavori di ristrutturazione, che presto dovrebbero cominciare, le partite casalinghe non si disputeranno al F. Raciti. Tale situazione può rappresentare un piccolo svantaggio per la squadra? A tal proposito quali sono state le soluzioni adottate?
«Sappiamo bene che l’assenza del nostro stadio rappresenta un ostacolo. Lo scorso anno, tra le mura amiche abbiamo dimostrato di poter mettere in difficoltà chiunque. Per questo ci siamo organizzati per tempo ottenendo la disponibilità dello stadio "Ninetto Muscolo" di Roccella ed individuando diverse soluzioni logistiche per gli allenamenti».
Dai nuovi acquisti e dalle conferme si evince che il parco giocatori è costituito prevalentemente da giovani atleti, saranno loro il fulcro del progetto? Hai/avete, infine, un appello da rivolgere ai sostenitori e a tutti i tifosi biancazzurri?
«Il nostro obiettivo primario resta chiaro: una rosa costruita attorno ai ragazzi di Siderno. Se pensiamo al talento locale, diffuso in tutta la Locride, siamo convinti che da solo sarebbe sufficiente per affrontare i massimi campionati regionali. Per questo, rivolgiamo un appello alla città: seguiteci e sostenete i nostri ragazzi. Siderno ha bisogno di ritrovare l’entusiasmo che in passato ha reso grande il suo pubblico, capace di scrivere pagine indimenticabili di tifo organizzato, con migliaia di persone al seguito in casa ed in trasferta. Oggi, questa società e questi ragazzi meritano la vostra vicinanza a prescindere dalla categoria. Sempre forza Siderno!».