Rovito non si smuove. 80 mila euro in tre anni con titoli a garanzia da ricevere immediatamente. Nessun ulteriore sconto, dilazione o agevolazione. Sivio Longobucco, di fronte ad un vero e proprio dramma sportivo, ci ha candidamente confessato che spera fino all’ultimo nel ripensamento del presidente. Iscrizione sul filo di lana e qualche altro mese di tempo alla città di Scalea per riappropriarsi della squadra. Ma la vera novità delle ultime 24 ore è il comunicato stampa diramato dall’amministrazione comunale. Due i passaggi che destano perplessità.  Il primo è quello nel quale l’amministrazione ribadisce la propria disponibilità a sostenere la transizione societaria dell'U.S. Scalea 1912 anche eventualmente supportando economicamente l'iscrizione al prossimo campionato. Giorni addietro, dopo l’incontro a porte chiuse con Rovito, Longobucco e Reda, il sindaco Basile aveva detto di essere disponibile a contribuire a titolo personale ad arricchire il budget della nuova società. Evidentemente, a ridosso del termine dell’iscrizione, l’amministrazione ha cambiato idea.  Il secondo passaggio che desta perplessità è in calce al comunicato quando viene rimarcata – testualmente – “la rigidità dell'attuale dirigenza che non contribuisce ad agevolare le trattative in corso”, mentre fino a ieri Rovito era stato elogiato per la sua disponibilità. Infine un’inesattezza. Quando nella nota si parla di ipotesi di fusione tra Us Scalea, Askalos e Talao, non si tiene in considerazione che quest’ultima società ha già fatto sapere che continuerà la sua storia in maniera autonoma.
Il sindaco Basile ha poi spiegato il contenuto del comunicato: : “L’appoggio economico per l’iscrizione dell’US Scalea – fa presente il primo cittadino - è stato deciso a seguito della notizia delle fusione delle tre squadre cittadine. Venendo meno tale presupposto diventa difficile per l’amministrazione sostenere economicamente due o più squadre”. Per quanto riguarda invece il rapporto con Rovito Basile ha lamentato la rigidità del presidente nel pretendere come unica forma di pagamento per la cessione della società la totalità dell’importo con titoli di garanzia. “Ovviamente – dice Basile – il comune non può impegnarsi direttamente né tantomeno può pretendere che lo faccia qualche privato”.
Sull’influenza del rapporto lavorativo tra la ditta di Rovito, l’alto tirreno cosentino spa, e il comune di Scalea Basile ha chiaramente detto che le due questioni sono sempre rimaste distinte e separate rimarcando in tal senso la correttezza di Rovito.
Al di là di tutto questo, che rappresenta l’attuale situazione intorno alla società più antica dell’alto Tirreno cosentino, ci sarà da capire chi verrà additato come colpevole della ormai inevitabile radiazione. Anche se, verosimilmente, poco importerà ai tifosi, gli unici a pagare le conseguenze di questo dramma sportivo di mezza estate.