Le interviste di StadioRadio. Loris Cannizzaro:"Dobbiamo giocare senza pensare al pareggio. Contiamo sulla spinta del pubblico"
Le interviste di StadioRadio. Loris Cannizzaro:"Dobbiamo giocare senza pensare al pareggio. Contiamo sulla spinta del pubblico"

Loris una stagione partita con uno sprint incredibile, addirittura siete stati i primi a “sgambettare” l’Isola Capo Rizzuto. Ma proprio da quel momento la frenata. Cosa è successo?

Fino a quel momento eravamo riusciti a sfoderare ottime prestazioni, condite da risultati importanti; quando parlo al plurale mi riferisco a tutti i componenti della rosa, me compreso, perché ricordo ancora alcune parate decisive, ai fini del punteggio finale, penso alle sfide contro Sambiase e Siderno in particolare. Dopo lo 0-0 con l' Isola ecco forse ci siamo montati la testa, pensando di poter ambire a qualcosa in piu' rispetto alla semplice salvezza, e non affrontando le successive gare con lo stesso animus pugnandi dell'inizio, tipico delle squadre che invece debbono lottare sul campo, gettando il cuore oltre l'ostacolo per i propri obiettivi. Rientrando nel gruppo dopo due settimane di assenza, ebbi la percezione del cambiamento psicologico subito dalla squadra proprio all'indomani di quel fatidico match, riuscendo, tuttavia, nel volgere di pochissimo tempo a rientrare nella nostra dimensione.


 

Voi, come i vostri avversari ed altre squadre, avete vissuto un cambio in panchina. Quali sono le differenze sostanziali che hai notato tra Crupi e Carella?


 

Mister Crupi è un motivatore davvero efficace, oltre ad essere tecnico serio e preparato. Purtroppo sulla falsariga della nostra fase di sbandamento, sempre ribadisco legata alla partita contro l'Isola, anche lui è andato un po' in confusione, cercando di modificare le sue impostazioni tecnico-tattiche, i propri dettami di gioco, nel tentativo di modificare il trend negativo. Pur essendosi dimesso all'indomani dei tre punti ottenuti sul Corigliano, magari ecco io avrei mantenuto l'intelaiatura di base, insistendo sui medesimi moduli di gioco, poiché i risultati prima o poi sarebbero tornati a nostro favore con una certa continuità. Proprio questo e' il merito che ascrivo a mister Carella, il quale e'arrivato trasmettendo pochi importanti concetti, su cui ha sempre perseverato, malgrado le prime giornate sotto la sua guida siano state costellate da diversi KO consecutivi, pur nella qualità di prestazioni rese, penso alla trasferta di Sambiase ed al match casalingo con la Cittanovese. Difatti nel girone di ritorno abbiamo anche aggiunto, a tutto questo, i tre punti, se consideriamo il ruolino di marcia, direi soddisfacente, mantenuto al Longhi Bovetto, con cinque successi, un pareggio, e soltanto una sconfitta.


Play out slittato di una settimana. Cambia l’avversario ma non la possibilità del salvarsi non perdendo. Sotto l’aspetto mentale questo slittamento lo reputi un bene o un male?


Ritengo come da un lato costituisca di certo un bene, poiché va tutto a beneficio della nostra migliore preparazione all'appuntamento decisivo del torneo, e dell'annata calcistica nostrana; al contempo, però, dovremo andare in campo senza pensare ai due risultati su tre utili in chiave salvezza, ma entrare con la cattiveria giusta, sportivamente parlando, che l'altissima posta in palio richiede.


Detto della possibilità del pari al 120esimo, c’è anche da aggiungere che voi siete una squadra che soprattutto in casa non concede molto, vero è anche che la vena realizzativa non è un punto di forza. Questo per voi del reparto arretrato è un “problema” o uno “stimolo”?


Abbiamo la consapevolezza di qualche difficoltà patita sotto porta, come i numeri certificano del resto, ma registriamo un reparto arretrato di prim'ordine, credo la quinta miglior difesa, ragion per cui io ed i miei compagni del pacchetto difensivo siamo stimolati nel riconfermare la nostra compattezza, facendo star tranquilli i ragazzi là davanti, pronti nel metterla dentro.

 


Al Cutro quale giocatore “ruberesti”?

Valutando le due sfide di campionato, Mittica mi ha favorevolmente impressionato; brevilineo, sgusciante, puo' dar fastidio a qualsiasi difesa.

 

In ultimo, il fatto che il Gallico Catona non giochi più il play out credi possa portarvi benefici in termini di pubblico? E proprio al pubblico che appello ti senti di lanciare?

La circostanza che il Gallico Catona non giochi piu' il play out, unita anche alla conclusione di campionato per la Reggina, e credo anche all'assenza di altre sfide di cartello nel circondario, favorirà un maggiore afflusso di pubblico a Croce Valanidi; ecco mi rivolgo ai nostri impagabili supporters, nel momento fondamentale della stagione, esortandoli ad esternare tutto il loro attaccamento, la loro vicinanza nei nostri confronti, in maniera ancor piu' assordante rispetto alle precedenti esibizioni, anche per far sentire il fiato sul collo dei nostri avversari, incutendo loro timore, nella consapevolezza di avere tutte le potenzialità per centrare una salvezza, ritengo meritata da noi calciatori, stante impegno e sacrifici espressi lungo una stagione estenuante e complessa, e dalla societa' tutta, che ha sempre soddisfatto le nostre esigenze, non facendo mai mancare nulla, ne' alla rosa,ne' al validissimo staff tecnico.

 

Un ringraziamento da parte della redazione a Pasquale Imbalzano (addetto stampa Reggio Mediterranea) per la collaborazione.

 

Cliccando qui è disponibile l'intervista al portiere del Cutro, Francesco Sestito.